Speciale Elezioni Regionali 2020

Il ritorno del bipolarismo è una balla che fa comodo al Pd

Speciale Elezioni Regionali 2020

Da lunedì mattina circola una grande balla: quella del ritorno del bipolarismo. La dicono a sinistra, la dice Conte, ieri populista ora progressista, ma lo dicono anche nel centro-destra, se vogliamo continuare a utilizzare questa terminologia da Romero (il mitico regista della Notte dei morti viventi).

È una balla che è pure una truffa: quelli più smagati ovviamente non la bevono ma la sostengono per fottere l’avversario, che può essere anche del proprio stesso campo, e per ingannare gli elettori. Ma è anche una illusione: in cui cascano gli sprovveduti, che al solito sono la maggioranza.

Non credete alla grande balla. Per varie ragioni

Se con bipolarismo si intende una cosa seria, non è vero che dal 1994 al 2013 il sistema politico italiano lo sia stato: abbiamo sempre visto pezzi dei due poli che hanno impedito al proprio di governare e aiutato l’altro a vincere. L’unico vero caso di bipolarismo lo si è avuto nel 2008; guarda caso la legislatura che ha posto fine alla Seconda Repubblica e che ha prodotto un golpe postmoderno contro l’ultimo governo davvero legittimato dal voto degli italiani, quello guidato da Silvio Berlusconi.

Posta la refrattarietà del nostro corpo politico nazionale a diventare bipolare, dopo il 2013 è diventato almeno tripolare, a causa dei 5 stelle. Ora la fine dei 5 stelle dovrebbe far ritornare al bel tempo antico, che poi tanto bello non era, con i grillini ridotti al ruolo dell’Udeur dei tempi di Prodi, non a caso ricicicciato fuori. Ovviamente il bipolarismo vedrebbe un «centro sinistra» responsabile ed europeo contro una «estrema destra » pericolosa, quindi non legittimata a governare. Capisco che questo discorso sia sostenuto dai piddini ma se fossi in esponenti dello zombie centro destra, starei un po’ più cauto: l’ombrello di Altan è dietro l’angolo.

Ma ditemi voi come si fa a parlare di bipolarismo con il proporzionale. A parte il caso spagnolo, che pure è moribondo, laddove c’è il proporzionale non può esserci bipolarismo. Solo chi pensa che il principio di non contraddizione sia una fola può crederci.

Il bipolarismo del resto è finito in tutta Europa: persino in Uk la contrapposizione non è tra un center left e un center right, ma tra un labour di estrema sinistra e conservatori marcatamente spinti sulla destra, In Francia è tenuto artificialmente in piedi dal sistema presidenzialistico ma non sta tanto bene se nelle manifestazioni si gira con la riproduzione della testa di Macron infilata sulle cappe.

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva