È passato quasi un anno dalla scomparsa di Benedetto XVI e dal terremoto scatenato dal libro “Nient’altro che la verità”, nel quale Mons. Georg Gänswein – già segretario particolare di Ratzinger – attaccava frontalmente Papa Francesco, innescando polemiche e alimentando scenari complottistici in Vaticano, a partire dalla tesi di un conflitto tra i “due papi”. “L’unico mio obiettivo era mettere chiarezza anche in punti in cui vi erano molti problemi. Niente guerre, né fazioni. Volevo solo dare la mia testimonianza delle vere cose che sono successe. Qualsiasi momento della pubblicazione sarebbe stato criticato”, raccontò padre Georg subito dopo essere stato cacciato da Bergoglio e costretto a fare ritorno nella diocesi natale di Friburgo. Ebbene, ora l’ex prefetto della Casa Pontificia tornerà in Italia per il primo anniversario dalla morte del Pontefice emerito.
Padre Georg sarà a Roma a pregare sulla tomba di Ratzinger, mentre per la festa dell’Epifania è atteso a Bergamo nella parrocchia del Sacro Cuore su invito del parroco, don Daniel Boscaglia. “Più passa il tempo, e più il magistero di Benedetto XVI diventa forte, ne sono convinto”, le parole dell’arcivescovo in un dialogo con il Corriere della Sera. Padre Georg ha ribadito ancora una volta di non aver mai voluto dividere il Vaticano, stroncando le accuse di voler riproporre la linea dello scontro tra pontefici.
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Reduce da un 2023 particolarmente delicato, padre Georg non vuole che alla celebrazione del 31 dicembre vengano attribuiti significati estranei: “Presiederò la Messa per ricordare papa Benedetto. Sono stato suo segretario, ho vissuto con lui venticinque anni, sono molto grato e ancora sofferente. Spero non si voglia interpretare in modo diverso o manipolare questa occasione”. Non sono mancate le accuse gratuite, a partire dalle presunte riunioni “anti-Francesco”, e al momento si ritrova senza incarichi: “Un ritorno in cattedra: “Magari! Ma in Germania il limite di età è 65 anni e io ne ho compiuti 67. Sono senza incarichi e senza lavoro, e questo è brutto…”.
Massimo Balsamo, 29 dicembre 2023