Il sessismo patriarcale del Pd

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bonaccini pd

A forza di dispensare lezioni di democrazia e di femminismo finiscono essi stessi col dimenticare le buone maniere e i principi basilari che regolano la vita democratica di un Paese. È questo il caso di Stefano Bonaccini, presidente ed europarlamentare del Pd e ormai ex governatore dell’Emilia Romagna, il quale non perde occasione per dispensare attacchi gratuiti a Elena Ugolini, candidata dal centrodestra di governo ad assumere la guida della regione sin qui amministrata proprio da Bonaccini. A parti invertite, ovvero se un governatore di centrodestra si fosse mai permesso di attaccare con una tale enfasi una candidata di centrosinistra, sarebbe già venuto giù il mondo. Le più disparate accuse di sessismo e di misoginia sarebbero piovute da ogni dove coprendo di fango il malcapitato, reo di aver violato i solenni principi del femminismo, o persino di voler riesumare il solito vecchio spettro del fascismo tanto caro ai dem.

Ma in tal caso no, se a farlo è il presidente del Partito democratico allora tutto è concesso. Bonaccini può anche permettersi di delegittimare la Ugolini, giudicandola inadeguata, in quanto non in possesso di esperienze amministrative pregresse, ignorando probabilmente il fatto che le sue continue uscite a vuoto e i suoi ripetuti attacchi all’indirizzo della candidata di centrodestra siano, prima di tutto, una forma di delegittimazione bella e buona nei confronti del candidato di centrosinistra, continuamente scavalcato da un onnipresente Bonaccini. Oppure, ancora, il presidente del Pd può anche arrogarsi il diritto di rivolgersi a Elena Ugolini con toni sprezzanti, irrisori e talvolta persino offensivi, intrisi di quella cultura maschilista e patriarcale che proprio i dem, a parole, sostengono tanto di voler combattere.

Insomma, dall’alto della sua esperienza amministrativa e della sua attitudine democratica, Stefano Bonaccini gioca a fare il bullo con la candidata di centrodestra, dimenticando probabilmente di non essere più lui il candidato del centrosinistra.

Salvatore Di Bartolo, 25 agosto 2024

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