Rassegna Stampa del Cameo

Il signor Ceo, il Joker dei nostri giorni - Seconda parte

Finalmente avevo trovato il riferimento culturale per il mio personaggio. Sarebbe stato la proiezione onirica del supermanager simil Batman, nato negli anni Ottanta. Allora li chiamavano “Rambo manager”, più chiudevano stabilimenti, più licenziavano dipendenti e vessavano fornitori, più il valore del titolo schizzava verso l’alto, più i loro bonus impazzivano. Oggi è da inserire in quel “trompe l’oeil” che è Twitter. Twitter è anche quella New York cupa e pericolosa, da fumetto, che frequentavo nei Settanta-Ottanta. Una città allora dominata dai topi, ricca di povertà, di corruzione, di sporcizia, di immondi odori di cibo che sfiatavano dai sotterranei.

A New York imparai che quando i topi si palesano significa che ci sono troppi poveri, troppi criminali, troppi ricchi. L’osceno mix in eccesso fra queste tre famiglie umane dà un ruolo strategico ai topi. Il Signor CEO è convinto che il sottosuolo delle nostre città, specie le ZTL, siano piene di topi, come allora, e una delle tre famiglie sia di troppo. La sua figura ormai mi è sfuggita di mano, il liberto si è liberato, è uno di noi. E allora scriva ciò che vuole, non si può censurare il futuro.

Riccardo Ruggeri, 13 ottobre 2019

Zafferano.news

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