Mancano sei settimane alle elezioni politiche, quando gli Italiani potranno finalmente votare. La campagna elettorale è entrata nel vivo e i sondaggi danno già un’idea della possibile composizione del nuovo Parlamento dopo il 25 settembre.
Il centrodestra sta volando ed è in netto vantaggio sugli avversari che arrancano vistosamente, perdono terreno o sono praticamente ancora al palo. Fratelli d’Italia è attualmente il primo partito, intorno al 23-24% delle preferenze, secondo le stime di Antonio Noto, la Lega è stabile al 14% e Forza Italia all’8%. Dai sondaggi di Youtrend e Enzo Risso, i primi tre partiti del centrodestra, insieme, raggiungono il 45%, staccando nettamente l’ipotetica sommatoria di Pd, Azione, Italia viva, +Europa, Articolo I, Sinistra Italiana, Verdi, Insieme per il Futuro, che si attesta poco sotto il 35%.
Il centrodestra compatto, secondo Fabrizio Masia di Emg, sfreccia con un vantaggio di ben 18 punti e potrebbe aggiudicarsi il 90% dei collegi uninominali.
Nel centrosinistra, invece, il primo partito è il Pd, dato dai sondaggi di Antonio Noto intorno al 21-22%, al secondo posto, dopo la formazione di Giorgia Meloni. Tuttavia l’M5S sembra crescere maggiormente nelle ultime settimane (dal 9%, quando era al governo, all’attuale 12%) rispetto alla compagine di Enrico Letta, che invece è fiacca, non accelera e non entusiasma neanche l’elettorato di sinistra. Il Terzo polo, poi, vivacchia intorno al 7%. Anche se Emg lo dà come possibile al 15%, sembra impensabile vedere tale balzo in avanti concretizzarsi, con Calenda che deve ancora organizzare l’alleanza e Renzi affaccendato solo nell’osservare gli eventi.
Il centrodestra, quindi, sta “sverniciando” tutti, viaggiando in corsia di sorpasso dell’autostrada elettorale. Molti sondaggisti pensano addirittura che il divario con il centrosinistra possa crescere ancora in queste ultime settimane.
Andrea Gebbia, 14 agosto 2022