Cultura, tv e spettacoli

Ennesimo ribaltone

Il telemartire ci ripensa: Augias la maltratta e la Rai lo richiama

Augias la7 rai

Andiamo a recuperare nel cassetto della memoria (cioè Google) l’intervista a Corrado Augias di una decina di giorni fa. Ricordate? Era appena iniziato novembre e il mondo si disperava per la decisione del giornalista, conduttore ed intellettuale (se dimentichiamo qualche carica, ce ne scusiamo sommessamente) di non rinnovare la collaborazione con viale Mazzini. Solita solfa: “Nessuno mi ha trattenuto”, “questa Rai non mi piace”, “a 88 anni voglio lavorare con persone che mi piacciono”. Applausi commossi, pianti lacrimevoli, sviolinate sulla carta stampata. Poi passa giusto il tempo di un amen e oggi scopriamo che in realtà Corrado la Rai non la lascia affatto. Anzi: Roberto Sergio, il nuovo amministratore delegato “meloniano”, così lo definiscono lorsignori, ha ricevuto Augias in pompa magna chiedendogli di assicurare la terza edizione del “fortunato programma” dal titolo “Gioia della Musica”. E lui, il cronista tutto d’un pezzo a cui “questa Rai non piace”, il fine intellettuale sconcertato dalla “troppa improvvisazione”, il trisavolo dei telemartiri indispettito dai “troppi favoritismi”, non ci pensa due volte: accetta di preparare e condurre 20 puntate, felice del “tono cortese della richiesta” (testuale dal comunicato ufficiale Rai). Sua Santità com’è buono lei.

E pensare che i vertici di viale Mazzini e il santo patrono dei giornalisti non si erano lasciati in così buoni rapporti. Il direttore generale Giampaolo Rossi, in commissione di Vigilanza, lo aveva randellato: “Se la Rai è sopravvissuta all’addio di Pippo Baudo, può sopravvivere a quello di Augias”. E ancora: “Ci occupiamo di 12mila dipendenti, non di salvaguardare il suo stipendio”. San Corrado da Roma se ne era risentito, ovviamente, e solo tre giorni fa aveva risposto piccato alla “frase volgare e insultante”. Ma tutto è dimenticato. Sic transit gloria mundi.

In fondo Augias non è nuovo a ribaltoni: a giugno si sentiva “rassicurato” date le “ampie garanzie di poter continuare il lavoro” anche sotto la nuova dirigenza; poi a novembre ha ceduto “al corteggiamento di Urbano Cairo”; e adesso nuova inversione a gomito. Con tanto di ringraziamento a mamma tv di Stato per essere tornata “con tono cortese” ai suoi piedi, nonostante il contratto in essere con La7.  Sintesi brutale: lui maltratta lei, e lei gli chiede di restare insieme. Augias è furbo. Ma la Rai?

Giuseppe De Lorenzo, 17 novembre 2023

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