Dai vigili urbani di Milano agli ambientalisti, passando per gli studenti e il caro affitti. Giuseppe Cruciani nel suo editoriale ne ha per tutti: “Cosa si nasconde dietro gli attivisti dell’ultima degenerazione ed i tanti altri che rompono i cabbasìsi riguardo all’emergenza climatica? – si è chiesto durante La Zanzara – Cosa c’è dietro? In fondo, oltre agli interessi, senza dubbio, c’è anche l’odio nei confronti dell’uomo. Questi signori pensano che l’uomo sia responsabile delle peggiori nefandezze. Vivono meglio rispetto a 40 anni fa, eppure criticano l’uomo e dicono che dovrebbe fare qualcosa. L’uomo deve cambiare stile di vita, comprare una macchina che non inquina, cambiare la caldaia, abbandonare le cose che inquinano. Poi si scopre che noi siamo responsabili solo in minima parte, soprattutto in Italia, della cosiddetta CO2 nel mondo. Questa è la prima riflessione”.
Cruciani ha poi commentato “la storia di uno studente del Politecnico di Milano” che “si lamenta perché è costretto, secondo lui, a vivere in 9 metri quadrati a 650 euro al mese”. “Questo studente – dice Cruciani – frequenta il Politecnico di Milano, sta facendo un corso di aggiornamento e vive in centro a Milano, a Porta Venezia. Ora uno si chiede: chi diavolo ti ha costretto a stare a Porta Venezia, vicino all’università, e pagare 650 euro per 9 metri quadrati? Nessuno costringe nessuno. Se accetti di stare in 9 metri quadrati con la doccia nella sala da pranzo, accanto al letto, e se accetti di stare in un tugurio, è perché lo hai accettato tu, non ci sono schiavisti”.
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Infine, un commento sul caso dei vigili urbani di Milano: “Parlo del video che circola in cui si vede la polizia municipale di Milano picchiare una donna apparentemente inerme a terra, che poi si scopre essere un trans, ma la cosa non ha alcuna rilevanza. Manganellate, calci, spray immobilizzanti, eccetera. Ora io dico, bisogna vedere tutta la versione. Poi si scopre che questa persona è stata segnalata da alcuni genitori perché avrebbe molestato, non so in che modo, dei bambini fuori da una scuola, e che avrebbe dato delle testate anche agli stessi vigili e agenti della polizia. Dunque, questi sono stati costretti a immobilizzarla. Ora dico, si poteva immobilizzare in un altro modo? Può darsi, certamente. Questa persona ha tirato delle testate contro una macchina fino a svenire, poi i poliziotti l’hanno fatta uscire. Bisogna leggere tutta la storia, non solo le manganellate contro una persona a terra. Che sia trans o no, non importa”.
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