Commenti all'articolo Il trionfo dell’ignoranza enciclopedica
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Giorgio Colomba
19 Aprile 2021, 15:47 15:47
L’ossimoro del titolo rende l’idea.
Pigi
19 Aprile 2021, 9:31 9:31
Il principio di autorità, che sembrava definitivamente accantonato con la rivoluzione scientifica, è stato riesumato in questi frangenti.
Il fatto di non capire nel diluvio di parole a cui siamo sottoposti dipende dall’assenza di metodo per giudicare quello che accade.
Se ci spogliamo del principio di autorità e osserviamo le parole nel loro significato letterale, ci accorgiamo di quanto siano arbitrarie e prive di qualunque prova scientifica.
Questo bisogna fare: verificare se le affermazioni di questo o quell’esperto sono provate e che metodo è stato usato per provarle.
Non è facile, le informazioni spesso sono incomplete, spesso volutamente incomplete, e hanno bisogno di strumenti non alla portata di tutti.
Quando invece si passa dai pareri più o meno provati ai provvedimenti che riguardano la società, allora le cose si semplificano: nessuna misura può violare i diritti dell’uomo e i diritti costituzionali.
C’è molto lavoro per la nuova Norimberga.
alessandro
18 Aprile 2021, 17:37 17:37
Semiotica o semiologia? Il termine semiotica è prevalente in area angloamericana e russa, mentre in Europa, è stato maggiormente utilizzato il termine semiologia, personalmente preferisco la prima. La caratteristica fondamentale del linguaggio rispetto al metalinguaggio è che il linguaggio naturale non ha bisogno di «interdefinizioni». Il metalinguaggio, invece, deve essere interdefinito: ogni elemento del metalinguaggio deve avere, rispetto a un altro, una distinzione significativa che lo renda intelligibile rispetto all’altro. Il metalinguaggio è, quindi, un livello in cui la lingua si interroga su se stessa. Il nostro linguaggio non sarebbe omogeneo se non avessimo delle categorie interne a esso che lo possono rendere intelligibile. Questa è una delle caratteristiche straordinarie della lingua: di essere nello stesso tempo la grande fonte delle categorie per pensare se stessa. Charles Sanders Peirce, in quanto filosofo, è maggiormente consapevole della possibilità di un approfondimento delle implicazioni filosofiche della semiotica. In accordo con la sua gnoseologia, infatti, elabora il concetto di segno sulla base della nozione di trasferimento e di inferenza. Per Peirce un segno è una cosa che sta al posto di un’altra sotto qualche rispetto o qualche altra proprietà. In altri termini, il segno è sempre relazionale, poiché rimandando a qualcosa d’altro, dà vita a una relazione triadica tra l’interpretante, l’oggetto referente e il segno stesso. Per passare da un segno ad un… Leggi il resto »
Rosy
18 Aprile 2021, 17:27 17:27
Grazie, Fiorenza Cirillo, del bell’articolo!
Come si dice: abbiamo una sola bocca e due orecchie, per parlare poco ed ascoltare molto.
Franco
18 Aprile 2021, 17:22 17:22
Ma quindi senza pater magister dominus inarrivabilis… niente parole?
Marina Vb
18 Aprile 2021, 17:04 17:04
Il senso delle parole si riscopre nella realtà…
Una donna 102 anni rimasta senza vaccino.
È una madre e per un figlio lo rimarrà sempre anche dopo la morte.
La figlia lamentava che si fossero dimenticati di lei.
Dimenticando di essere figlia mi chiedo quanto deve durare una vita e cosa significhi la parola vita.
Perché mi sembra che il senso della realtà lo abbiamo perso.
Da un pezzo.
L’ossimoro del titolo rende l’idea.
Il principio di autorità, che sembrava definitivamente accantonato con la rivoluzione scientifica, è stato riesumato in questi frangenti.
Il fatto di non capire nel diluvio di parole a cui siamo sottoposti dipende dall’assenza di metodo per giudicare quello che accade.
Se ci spogliamo del principio di autorità e osserviamo le parole nel loro significato letterale, ci accorgiamo di quanto siano arbitrarie e prive di qualunque prova scientifica.
Questo bisogna fare: verificare se le affermazioni di questo o quell’esperto sono provate e che metodo è stato usato per provarle.
Non è facile, le informazioni spesso sono incomplete, spesso volutamente incomplete, e hanno bisogno di strumenti non alla portata di tutti.
Quando invece si passa dai pareri più o meno provati ai provvedimenti che riguardano la società, allora le cose si semplificano: nessuna misura può violare i diritti dell’uomo e i diritti costituzionali.
C’è molto lavoro per la nuova Norimberga.
Semiotica o semiologia? Il termine semiotica è prevalente in area angloamericana e russa, mentre in Europa, è stato maggiormente utilizzato il termine semiologia, personalmente preferisco la prima. La caratteristica fondamentale del linguaggio rispetto al metalinguaggio è che il linguaggio naturale non ha bisogno di «interdefinizioni». Il metalinguaggio, invece, deve essere interdefinito: ogni elemento del metalinguaggio deve avere, rispetto a un altro, una distinzione significativa che lo renda intelligibile rispetto all’altro. Il metalinguaggio è, quindi, un livello in cui la lingua si interroga su se stessa. Il nostro linguaggio non sarebbe omogeneo se non avessimo delle categorie interne a esso che lo possono rendere intelligibile. Questa è una delle caratteristiche straordinarie della lingua: di essere nello stesso tempo la grande fonte delle categorie per pensare se stessa. Charles Sanders Peirce, in quanto filosofo, è maggiormente consapevole della possibilità di un approfondimento delle implicazioni filosofiche della semiotica. In accordo con la sua gnoseologia, infatti, elabora il concetto di segno sulla base della nozione di trasferimento e di inferenza. Per Peirce un segno è una cosa che sta al posto di un’altra sotto qualche rispetto o qualche altra proprietà. In altri termini, il segno è sempre relazionale, poiché rimandando a qualcosa d’altro, dà vita a una relazione triadica tra l’interpretante, l’oggetto referente e il segno stesso. Per passare da un segno ad un… Leggi il resto »
Grazie, Fiorenza Cirillo, del bell’articolo!
Come si dice: abbiamo una sola bocca e due orecchie, per parlare poco ed ascoltare molto.
Ma quindi senza pater magister dominus inarrivabilis… niente parole?
Il senso delle parole si riscopre nella realtà…
Una donna 102 anni rimasta senza vaccino.
È una madre e per un figlio lo rimarrà sempre anche dopo la morte.
La figlia lamentava che si fossero dimenticati di lei.
Dimenticando di essere figlia mi chiedo quanto deve durare una vita e cosa significhi la parola vita.
Perché mi sembra che il senso della realtà lo abbiamo perso.
Da un pezzo.