Salute

Il vaccino a Rna salva la vita? La sorpresa da uno studio danese - Seconda parte

Per i vaccini mRNA, invece, non c’è evidenza di una riduzione della mortalità totale. Per ogni 100 decessi tra i non vaccinati, ci sono 103 decessi tra i vaccinati, con un intervallo di confidenza del 95% da 63 a 171 decessi. Cioè, i vaccini mRNA possono ridurre un po’ la mortalità o aumentarla, non lo sappiamo con certezza. I vaccini Pfizer e Moderna hanno contribuito in egual modo a questo risultato; quindi, non ci sono prove che uno sia migliore o peggiore dell’altro.

Sebbene la mortalità per tutte le cause sia ciò che conta per la salute pubblica, esiste un interesse scientifico nel sapere in che modo i diversi vaccini influenzano i diversi tipi di mortalità. Gli scienziati danesi hanno contattato gli investigatori degli Rct per ottenere informazioni sul fatto che ogni morte fosse dovuta a Covid, malattie cardiovascolari, incidenti o altre cause.

Ed ecco i risultati. Per i vaccini mRNA c’è stata una riduzione dei decessi dovuti all Covid-19, ma un aumento dei decessi cardiovascolari come si nota dalla tabella sotto. I vaccini mRNA possono ridurre il rischio di decessi per Covid, ma aumentando al contempo il rischio di decessi cardiovascolari? Non lo sappiamo con certezza. Di certo Pfizer e Moderna non hanno progettato degli Rct per farcelo sapere.

Al contrario per i vaccini a vettore virale, si sono verificate riduzioni statisticamente significative sia dei decessi per Covid sia per quelli cardiovascolari, fatto improbabile che siano proprio dovuti al caso. C’è stata una leggera diminuzione di altri decessi, questi invece potrebbe essere dovuto al caso.

Oltre al tempo di follow-up troppo breve, un altro punto debole è che i dati non ci consentono di determinare come questi risultati possano differire in base all’età. Se chiunque può essere infettato indipendentemente dallo stato vaccinale, c’è una diversa probabilità (anche più di mille volte) di rischio di morire di Covid tra anziani e giovani. I vaccini riducono principalmente i decessi nelle persone anziane? Questa è un’ipotesi ragionevole. E per i giovani? Non lo sappiamo.

Alcuni potrebbero criticare lo studio danese per non essere stato ancora sottoposto a revisione paritaria, ma di fatto lo è stato. È stato sottoposto a revisione paritaria dal dott. Martin Kulldorff (epidemiologo di Harvard) e da diversi colleghi, tutti con decenni di esperienza con questo tipo di studi. Per tale motivo che non sia stato ancora sottoposto a revisione paritaria da revisori anonimi di riviste ha poca importanza.

Conclusioni

I vaccini mRNA sono stati approvati sulla base di una riduzione delle infezioni sintomatiche, non della mortalità. Che Pfizer e Moderna non abbiano progettato i loro Rct per determinare se i vaccini hanno ridotto la mortalità è imperdonabile, poiché avrebbero potuto facilmente farlo. Che la FDA li abbia comunque approvati per l’uso di emergenza è comprensibile. Molti americani anziani stavano morendo di Covid, per questo bisognava intervenire subito.

Ora però ne sappiamo di più. Se Pfizer e Moderna volessero continuare a vendere questi vaccini, dovremmo chiedere loro che conducano un adeguato studio clinico randomizzato che dimostri che i loro vaccini riducono effettivamente la mortalità. Altrettanto importante, il governo, le aziende e le università dovrebbero smettere di imporre vaccini quando studi randomizzati controllati mostrano un risultato nullo per la mortalità totale. Questo è infatti quello che risulta dal recente studio danese. La domanda è: perché non fare anche in Italia uno studio analogo a quello che è stato fatto in Danimarca?

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