Il vero motivo per cui gli Usa vogliono separare Ue e Russia

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Sono anni che lo vado ripetendo: per capire perché la Russia di Putin, dopo il crollo dei muri, è tornata ad essere il Nemico la risposta va cercata nella storia. Scrive G. Gaiani (direttore di Analisi Difesa ) che «appare sempre più evidente come l’obiettivo strategico degli Usa di scavare un profondo fossato tra l’Unione Europea e la Russia giochi soprattutto sull’arma energetica. Non a caso gli allarmi lanciati da Washington per l’imminente invasione russa dell’Ucraina hanno preso il via due mesi dopo il completamento del nuovo gasdotto North Stream 2». Già nel 2014 «Barack Obama venne in Europa esortando gli alleati a non acquistare più il gas russo ma a rifornirsi dagli Stati Uniti». Sempre nel 2014, «furono proprio le pressioni di Washington sulla Bulgaria a fermare il completamento di un altro importante gasdotto, il South Stream».

In politica estera, infatti, l’unica differenza tra repubblicani e democratici americani è che i secondi sono un po’ più guerrafondai dei primi, ma, per entrambi, America First. E che può fare un’Europa farcita di basi militari americane o Nato (è lo stesso) se non finire per comprare lo shale-gas ottenuto col metodo fracking (e i verdi zitti senza mosca) e trasportato via nave, cosa che ne moltiplica il prezzo? Gli Usa non possono offrire un prezzo concorrenziale per l’energia, tutt’altro, però hanno in mano il big stick. E i loro storici reggicoda inglesi dietro, anzi davanti.

Come ben ricorda Gaiani, l’Europa ha un Pil golosissimo, malgrado tutto. Una sinergia economica tra essa e la Russia creerebbe quel blocco continentale che le Potenze di Mare (cioè, Regno Unito e Usa) vedono come la peste. Fin dai tempi degli zar i cervelli alla Russia li fornivano i tedeschi, la Russia (il Paese più esteso al mondo) ci metteva le sue immense risorse. Gli zar andavano a cercar moglie in Germania, perfino Caterina la Grande era tedesca. Anche gli insegnanti di liceo erano tedeschi e tedesco fu l’oro con cui Lenin conquistò il potere. E inglesi erano gli agenti che armarono la mano ai sicari di Rasputin, l’influencer dello zar, che era contrario all’ingresso in guerra della Russia contro i tedeschi. Dopo la débacle nella Grande Guerra, fu dietro gli Urali che i tedeschi ricostruirono la loro forza bellica, e fu un accordo con Stalin che rese russi e tedeschi confinanti a spese della Polonia (tanto per cambiare). Quanto fin qui detto lo aveva ben capito il genio di Napoleone, che non badò a spese pur di annettersi la Russia. Ma era proprio quel che temeva l’Impero di Mare britannico, che da allora intervenne in guerra su suolo europeo ogni volta che un pericolo del genere si profilò. Tutto questo è ben noto a Biden e Putin. E Biden (cioè, i suoi consiglieri, sleepy joe non so fino a che punto) corre anche il rischio di un avvicinamento tra Russia e Cina. Che non si amano. Sì, perché il pericolo maggiore per gli Usa è un asse, economico, Berlino-Mosca. Qualche street artist tempo fa stampò sui muri una bandiera americana in cui al posto delle stelle c’erano simboli del dollaro. È l’unica cosa che agli Usa interessa e per cui hanno sempre combattuto in tutti i modi. Col bastone e/o con la carota. Preferiscono, però, la mazza da baseball, quel loro strano sport che è anche l’unica cosa non sono mai riusciti a esportare.

Rino Cammilleri, 1° maggio 2022

 

 

 

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