Il video da mostrare a Beppe Sala

A Quarto Oggiaro i residenti mettono il filo spinato contro l’incubo dei pusher. Solo “percezione”?

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milano immigrati

Quarto Oggiaro, incubo col filo spinato. Ve ne avevamo parlato nei giorni scorsi, ma ieri Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro, ha portato le telecamere nel quartiere a sette chilometri dal Duomo di Milano dove i residenti sono costretti a combattere una banda di pusher nordafricani difendendosi come possono. Come se fossero in trincea.

Il detonatore di questa emergenza sembrerebbe essere la presenza di un centro di accoglienza per migranti che, secondo un barista intervistato da Quarta Repubblica, avrebbe reso la vita nel quartiere un inferno: “Ci sono gli stranieri – spiega – che rubano alle persone anziane, spacciano, fanno casino”. La situazione è confermata da una residente, secondo cuoi “tutte le sere qui c’è una guerra”. Il contesto di violenza e degrado in cui sono costretti a vivere i residenti è delineato dai video girati e condivisi da loro stessi, in cui si vedono comportamenti criminali di ogni tipo: rifiuti in strada, risse, aggressioni, spaccio, violenze e lanci di bottiglie.

Un episodio in particolare viene rievocato da un residente che racconta di persone armate di coltelli e accette che si sono introdotte nel palazzo, minacciandoli. “I marocchini si arrampicavano e venivano dentro”, racconta un altro abitante del quartiere, riferendosi agli spacciatori nordafricani che – le poche volte che vengono catturati – finiscono col ritrovarsi liberi subito dopo.

Il contesto che emerge da queste testimonianze è quello di un quartiere dove regna l’illegalità, dove il concetto di legge e ordine sembra essere solo un lontano ricordo. Un quartiere che sembra essere diventato una sorta di enclave della malavita in cui i residenti si sentono impotenti e abbandonati dallo Stato. Un’analisi cruda e dolorosa di una realtà che sembra essere sempre più presente in molte zone di periferia delle nostre città.

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