Commenti all'articolo Il video dell’arresto di Floyd: “Agente, la prego, non mi spari!”

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Maria
Maria
7 Agosto 2020, 7:33 7:33

È uscita l’autopsia. Leggetela…

HappyFuture
HappyFuture
5 Agosto 2020, 12:59 12:59

Ma quali voli pindarici vogliamo fare per dimostrare di essere inequivocabilmente RAZZISTI? Il “criminale” stava seduto in macchina, parcheggiata a fianco del marciapiede. La macchina della polizia sta almeno a 30 metri da lui, oltre l’incrocio. I poliziotti scendono e si dirigono verso il “criminale” che sta in macchina, motore spento. Gli intimano di mettere le mani sul volante con una pistola puntata. Tanto che lo spaventato George gli dice di non sparargli. E la resistenza che lui fa a scendere è perché chiaramente sente di non aver fatto niente. Ci sono due giovani passanti vicino alla macchina di Floyd, a cui il poliziotto intima di mettersi con le spalle al muro, e a cui chiede una tessera d’identità: uno ce l’ha e un altro/a dice di non averla. Floyd viene ammanettato! Solo i poliziotti sanno che ha commesso un crimine… Floyd non lo sa perché altrimenti non sarebbe rimasto in auto ad aspettare di essere arrestato. Viene accompagnato per almeno 30 metri all’auto dei poliziotti. Continua a protestare. Evidentemente ancora non sa cosa stia succedendo… e il RESTO, invece lo sappiamo noi! I poliziotti stanno “servendo e proteggendo” la comunità… da George Floyd!

Giovanni Zurolo
Giovanni Zurolo
5 Agosto 2020, 9:24 9:24

Chiarissimo e preciso resoconto sia di quanto è accaduto sia del contesto in cui il fatto è accaduto. Purtroppo ora la tacceranno di razzismo, fascismo, e di voler giustificare in qualche modo il comportamento della polizia americana, cosa che non è. Come nel bis-pensiero di Orwell, 2+2 fa 4, ma può fare anche 5, o 3, a seconda di ciò che si vuole far credere.

loris
loris
5 Agosto 2020, 7:30 7:30

anche lì il video si presta a diverse interpretazioni: il tizio fa molta scena come per attirare l’attenzione ma non segue le indicazioni dei poliziotti. Anzi, tenta di ribellarsi… e già dice “non respiro” fin da quando era dentro l’auto. Certo che la cosa è stata strumentalizzata per un razzismo che non esiste in quanto, dei 4 poliziotti, uno è orientale e uno ispanico. A meno che il razzismo c’è solo quando è contro i neri

Ettore
Ettore
4 Agosto 2020, 23:29 23:29

Scusi Porro ma lei dove la vede la brutalità? Io vedo un bestione potenzialmente pericoloso che sbraita e si ribella all’arresto e che i poliziotti cercano pazientemente di calmare finche esasperati lo immobilizzano a terra: potevano taserarlo, manganellarlo o colpirlo alla nuca per stordirlo se fossero stati violenti come dice lei. Se vuole vedere brutalità poliziesca guardi i poliziotti francesi contro i gilet gialli.

Il soffocamento con il ginocchio sul collo é un assurdità sia perché diceva di non poter respirare già nell’auto della polizia e sia perché non é possibile gridare o parlare dicendo “non respiro” se non passa aria nella trachea.

Geogio
Geogio
4 Agosto 2020, 21:43 21:43

Contestualizzando, il fatto e’ una grave violazione che non fa onore alla polizia Statunitense, che per esperienza di molti, non e’ male. gli eccessi come ben sappiamo sono anche da noi, ma non fanno certo di tutti i carabinieri una cricca di spacciatori malavitosi. Vero e’ che un certo Trump ha pensato di dichiarare guerra al deep state, quella cancrena della democrazia negli USA maggiormente con il Partito Democratico che non disdegna le guerre e soprattutto la guerra civile per abbattere in maniera fascistoide il nemico politico, un po come la sinistra da noi. In questa chiave si deve leggere quello che sta succedendo negli Usa, rivolte di piazza in chiave anti Trump. Se fosse stato al potere Hillari nemmeno avrebbero licenziato il polizziotto maniaco. La guerra che si combatte negli USA riguarda tutti noi, e’ il conservatorismo moderato contro i fascio-sinistri. E’ il capitalismo predatorio del nuovo ordine mondiale che foraggia le sinistre in chiave antidemocratica.