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Sfera Ebbasta? È colpa di Chiara Ferragni

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Se i nostri ragazzi inneggiano ciecamente a Sfera Ebbasta, senza il minimo acume critico, la colpa non è solo di noi che volevamo un mondo adulto e l’abbiamo consegnato loro adulterato. La colpa di questi oltranzisti del trap, che insultano e augurano la morte a chi ha idee diverse da loro, è anche di Chiara Ferragni.

C’entra sempre Chiara Ferragni? Si, perché Chiara Ferragni è la discarica dorata di tutto ciò che i ragazzi vorrebbero essere e non riescono a essere. Come possono reagire alla favola social della Ferragni? Chiara Ferragni per tante ragazzine rapprenta la fatina delle favole. Ma non siamo in una favola e pochissimi dei suoi 15 milioni di follower comprendono davvero come la Ferragni sia un esempio forse ancora peggiore di chi usa i social network per inneggiare alla violenza o al razzismo. Perché in Chiara Ferragni, figlia di una famiglia medio borghese di una Cremona che deve avere vissuto come provincia dell’anima, la violenza è silente: non c’è nella Ferragni un istinto di riscatto che comunica agli altri, non c’è nulla in Chiara Ferragni che non sia Chiara Ferragni. Chiara Ferragni è una cannibale anche di stessa oltre che di tutto ciò che la circonda.

È un Fabrizio Corona senza spine, ma il modello di vita che propone non è nemmeno un regime, ma un reame. Merito a Chiara Ferragni di aver intuito che nell’Italia del “Made in Italy” non c’è una voce che supporti la nostra forza di “moda”. Tutta la creatività passa da noi, ma ad esempio nel mondo nessuno considera “Vogue Italia” ma a dettar legge sono “Vogue America”, “Vogue Francia” e “Vogue Giappone”. Quindi ci sta tutto che una influencer sostituisca il non giornalismo di moda. Quello che non ci sta sono i valori effimeri da “riccanza”.

I giovani cosa vedono in lei? Una che è riuscita a far soldi e continua a farli sfruttando persino il figlio che esibisce in ogni momento brandizzato come un corridore di formula1. L’unico amore materno mostrato è a favore di telecamera quando con una vocina ripete sempre lo stesso “mantra”: “Amore, Amore” con quella voce sdolcinata in fa diesis robotico.

Chiara Ferragni è l’altra faccia di Sfera Ebbasta. Dove il trapper sfoga nelle sue “canzoni” ciò che pensa, la Ferragni fa peggio: con l’aria da fatina ci deruba una generazione, fa crescere i ragazzi all’ombra di patacche d’oro, di un marito che sembra un cartone animato più che un rapper americano e alle cicatrici dei rapper Made in usa sostituisce i tatuaggi.

E allora perché Chiara Ferragni è colpevole? Perché chi non può seguire i suoi “consigli per gli acquisti” si ribella dalla parte del silenzio, magari si rifugia in Sferaebbasta e così si ribella a quella fatina a portata di click. Perché specie per i ragazzini è impossibile rimanere indifferenti alla ricchezza esibita della Ferragni: non c’è eleganza ma solo opulenza creata immaginiamo con tanti sacrifici, gli stessi con cui sacrifica in nome di Instagram i propri genitori, il proprio figlio, le sorelle, il cane. Tutte vittime di una instagrammatica della vita che vede la massima generosità nella finale di X Factor.

Come reagire a Chiara Ferragni? In ogni sua storia Instagram è una sfilata di marchi alla “American Psyco” (il romanzo di Bret Easton Ellis), mai che ci sia qualcosa di edificante, mai un libro, mai Chiara Ferragni a Calcutta ma anche soltanto nel supermercato sotto casa sua ad aiutare le vecchiette per la fine del mese. Mai nulla di tutto questo. E non sto parlando dell’invenzione più odiosa della storia, le cene charity dove si esibisce la ricchezza seduti ad un tavolo per raccogliere le briciole da dare alle varie cause. Sto parlando di sporcarsi le mani. Sto parlando di fare qualcosa di vero per gli altri. Finché può. Perché non dimentichiamo che Chiara Ferragni è una bolla, come i giovani pittori cinesi di dieci anni fa: scoppierà appena un’altra influencer prenderà il suo posto nel cuore dei ragazzi.

Ed il problema torna ad essere questo. Che esempi hanno? Da una parte Chiara Ferragni e dall’altra Sferaebbasta. Sono due violenze diverse. Ma almeno Sferaebbasta le urla. Facciamo più attenzione alle parole non dette della Ferragni. È Chiara Ferragni, che come forse più dell’eroina, sta rovinando una intera generazione di ragazzi. Che poi per ribellione, perché non possono permettersi una vita alla Chiara Ferragni, il sabato sera si buttano via. Nella tragedia di una discoteca.

Gian Paolo Serino, 13 dicembre 2018