Cronaca

Ilaria Salis è uscita dal carcere

ilaria salis

Ilaria Salis è agli arresti domiciliari dopo un periodo trascorso in carcere in Ungheria. A metà mattina ha lasciato il carcere e varcato oggi la soglia di casa. Dopo la pronuncia del tribunale ungherese, la candidata alle Europee per Avs – e che un po’ di dibattito interno ha alimentato – non è più dietro le sbarre.

Trasferita dalla cella alla propria abitazione a Budapest, un palazzo la cui ubicazione è segreta per motivi di sicurezza, Salis lascia dietro di sé le sbarre del penitenziario di Gyorskocsi utca grazie al pagamento di una cauzione di oltre 40.000 euro. La cifra è stata versata da un conto italiano ed è arrivata alla Corte dei conti magiara che ha confermato la ricezione al tribunale di seconda istanza. Lo stesso che pochi giorni fa aveva accolto la richiesta dei domiciliari presentata dagli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini. Ad Ilaria è già stato allacciato il braccialetto elettronico che ne terrà monitorati i movimenti.

La parziale libertà riconquistata, seppur vincolata dai limiti degli arresti domiciliari, ha ridato ovviamente speranza ai familiari. Il padre, Roberto, ha espresso il desiderio che questo passo possa presto condurre al rientro definitivo di Ilaria in Italia: il prossimo passo sarà chiedere ai giudici ungheresi il trasferimento del regime dei domiciliari nel Belpaese, come previsto dalle convenzioni internazionali. La scarcerazione, comunque, è già un passo avanti. E arriva in un momento cruciale per l’attivista, impegnata nella corsa alle elezioni europee con la lista Avs, che ha continuato a portare avanti nonostante i giorni trascorsi in detenzione.

Ilaria, accusata di aver aggredito alcuni partecipanti di una manifestazione neonazista a Budapest dell’11 febbraio 2023, sta anche lavorando alla stesura di un libro, in cui racconterà la sua esperienza. Intanto il processo va avanti: domani si terrà l’udienza per lesioni con le deposizioni delle presunte vittime, tra cui Zoltan Toth, e altri testimoni dell’accusa. Salis potrà seguire il processo in aula, ma stavolta senza le catene.

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