Bonelli e Fratoianni ne combinano un’altra. Dopo la delusione Soumahoro, Avs riparte da Ilaria Salis. Questo almeno lo scoop del Foglio secondo cui l’insegnante detenuta da oltre un anno in un carcere ungherese (e accusata di lesioni nei confronti di due esponenti dell’estrema destra) avrebbe accettato la candidatura offerta da Alleanza Verdi e Sinistra dopo che era sfumata quella ipotizzata col Pd (causa liti nelle correnti interne ai dem). La candidatura, dopo qualche tiepida smentita, è stata infine confermata da Avs.
La vicenda di Ilaria Salis ha suscitato l’interesse non solo dei media nazionali, ma anche di alcune correnti politiche italiane, convinte di poterne sfruttare l’onda mediatica e – magari – di poterle assicurare, in caso di elezione, la tanto sperata immunità che potrebbe farla uscire dal carcere e tornare in Italia. Secondo Il Foglio, “le procedure burocratiche già avviate nei giorni scorsi si concluderanno oggi pomeriggio”. Inoltre “fonti diplomatiche confermano” che “l’iter è partito da giorni e che oggi si concluderà”.
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In fondo a portare alla ribalta il caso di Ilaria Salis era stata proprio Sinistra Italiana, il partito guidato da Nicola Fratoianni. Per accettare la candidatura, Salis deve firmare le carte e – stando a quanto riporta Il Foglio – sarebbe il corpo diplomatico italiano ad autenticare la firma per l’accettazione della candidatura. Per lei sarebbe pronto il posto da capolista nel Nord Ovest. La notizia arriva dopo una prima indiscrezione circolata ieri proprio sulle pagine del quotidiano diretto da Claudio Cerasa, ma smentite da Sinistra Italiana. “Leggo su Il Foglio di un ‘Piano Fratoianni’ per la candidatura di Ilaria Salis nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra – aveva detto l’esponente – Non esiste nessun piano Fratoianni. Eviterei che su una persona nelle condizioni in cui si trova Ilaria Salis si scatenasse un surreale dibattito mediatico che non l’aiuta certamente. Avs annuncia le sue candidature in modo trasparente senza bisogno di costruire improbabili piani segreti”.
Bonelli e Fratoianni, in serata, hanno però confermato il tutto. “Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee”. “In queste ore – si legge in una nota – i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”. E ancora: “L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio. In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana intendono portare nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione. Nei prossimi immediati giorni sarà convocata una conferenza stampa”.
Articolo in aggiornamento
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