Ilaria Salis nei guai? Spuntano due possibili prove

Un video e una perizia incastrerebbero l’attivista di estrema sinistra: ecco di cosa si tratta

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salis aggressione ungheria

Continua a tenere banco il caso di Ilaria Salis, l’attivista di estrema sinistra in carcere in Ungheria con l’accusa di tentata lesione – con pericolo di vita – e associazione a un’organizzazione criminale. Pochi giorni fa il tribunale di Budapest ha negato gli arresti domiciliari alla maestra lombarda, scatenando la vibrante reazione del padre, tale da indispettire l’esecutivo ungherese. Ma c’è di più, molto di più, una novità che potrebbe non sorridere alla causa della trentanovenne. Secondo quanto riportato da Open, ci sono due possibili prove che confermerebbero la tesi dell’accusa.

Ilaria Salis sarebbe coinvolta in due aggressioni avvenute a Budapest nel febbraio del 2023: quella avvenuta in piazza Gazdagreti e quella in via Bank contro l’attivista di estrema destra Laszlo Dudog. Riflettori accesi sull’acquisto dei biglietti insieme ai coimputati e il possesso del numero di telefono di un legale ritenuto difensore della stessa organizzazione, ma non solo. Secondo una fonte ungherese, gli inquirenti sarebbero in possesso di un video a volto scoperto di Ilaria Salis a seguito di una delle due brutali aggressioni. Secondo la tesi, l’italiana e gli altri presunti aggressori avrebbero tenuto il volto scoperto per non destare sospetti e mischiarsi con ungheresi e turisti.

Ma non è tutto. Le registrazioni delle telecamere ottenute dalle autorità ungheresi sarebbero state analizzate da un esperto in antropometria forense attraverso una tecnica digitale utilizzata per misurare le strutture anatomiche del corpo umano, al fine di comparare le corrispondenze e identificare delle persone riprese in una foto o in un video. Ebbene, ecco l’altra tegola per Ilaria Salis: la perizia avrebbe riscontrato una percentuale superiore al 90 per cento che confermerebbe la presenza dell’attivista di estrema sinistra tra gli aggressori pizzicati a volto coperto nell’unico video disponibile del linciaggio in piazza Gazdagreti.

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Resta da capire la validità dell’indiscrezione: se confermata, il materiale sarà al centro delle prossime udienze. La posizione di Ilaria Salis è estremamente delicata: ricordiamo che il rinvio a giudizio dello scorso novembre portava con sé una proposta di patteggiamento a 11 anni di carcere. Ma in base alle ipotesi di reato, l’attivista rossa rischia fino a 24 anni di detenzione. Seguiranno aggiornamenti.

Massimo Balsamo, 6 aprile 2024

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