Se ammazzi in Italia, puoi farla franca in Francia e dire che la chiamano pure Unione Europea. La notizia è di ieri. La Corte di Cassazione francese, nonostante il parere favorevole del Presidente Macron e del Governo, ha confermato il rifiuto alla estradizione in Italia di dieci brigatisti russi, rifugiati oltralpe dopo gli anni di piombo.
Erano stati arrestati a Parigi, dove stavano, e dove si dichiaravano, esuli politici, poco più di due anni fa. Si tratta di otto uomini, tra cui Giorgio Pietrosefani, condannato in via definitiva per l’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, e di due donne. Per i giudici francesi c’è la necessità di rispettare la vita privata e familiare degli imputati. Tanto, la vita privata e familiare dei parenti e delle loro vittime non conta, magari addirittura a qualcuno se l’è pure ricostruita, per cui che vuoi di più?
Che dire, aberrante, ma va così. Io capisco che se un criminale scappa, faccio per dire, in Nicaragua e lì si dà alla macchia nella foresta, riportarlo a casa può essere complicato. Ma pure se si rifugia in uno degli Emirati Arabi, dove la foresta non c’è, ma quelli vivono in un mondo non contiguo al nostro, anzi, direi, incompatibile con i nostri principi civili.
Ma la Francia? Che c’entra la Francia con il rendersi complice di assassini giudicati tali con sentenza definitiva? E l’Europa? Sì, l’Europa, quella che ci impone la farina di cavallette anche se non la vogliamo, che ci toglie le auto anche se noi le terremo: com’è possibile che permetta che un suo Stato membro, la Francia, non rispetti le sentenze di un altrettanto Stato membro, l’Italia?
Voglio vedere, voglio proprio vedere se noi non avessimo dato ai francesi uno degli attentatori di Charlie Hebdo del Bataclan che per caso si fossero rifugiati in Italia perché “bisogna rispettare e tutelare le loro vite private e familiari”. Probabile che i francesi se li sarebbero venuti a prendere notte tempo con i reparti speciali.
Insomma, siamo molto ma molto lontani da essere gli Stati Uniti d’Europa e avanti così di questo passo difficilmente mai lo diventeremo, cosa che l’Inghilterra aveva capito da subito al punto da sfilarsi. L’unica cosa che ci consola di questa storia è sapere che a pochi chilometri da qui ci sono dei magistrati più comunisti dei nostri. Consolatorio, ma ne avremmo fatto volentieri a meno.
