Vittorio Sgarbi l’ha ricordato lo scorso 20 febbraio, ospite di una puntata commemorativa del Maurizio Costanzo Show. “Era mia madre: lui ha rappresentato la creazione. Tu esistevi già e avevi le tue potenzialità, lui ti generava. E, infatti, ha generato tanti figli, come una grande madre”.
Pochissime, ma significative parole, per descrivere cosa Maurizio Costanzo ha fatto per la televisione italiana. Non c’è persona, dopotutto, giovane, di mezza età o anziana, che nella sua vita non abbia mai visto una puntata del Maurizio Costanzo Show. Costanzo ha ideato programmi innovativi e rivoluzionari, scritto delle canzoni bellissime, come la magnifica Se telefonando, ha lanciato nel mondo dello spettacolo alcuni tra i più brillanti comici, attori, cantanti, che ancora oggi sono tra i più apprezzati da pubblico e critica, nei loro settori.
Molti di questi sono usciti dal Maurizio Costanzo Show. Il primo vero talk show in salsa italica e programma di punta ideato e condotto dal giornalista romano. 4481 puntate, numero che Costanzo aggiornava di volta in volta all’inizio della trasmissione, spalmate in quarant’anni, dal 1982 al 2022, con qualche piccola pausa. Inizialmente in prima, poi in seconda serata. Un appuntamento fisso per moltissimi italiani, quello del teatro Parioli, luogo storico del programma per quasi tutta l’interezza della sua programmazione, oggi intitolato allo stesso Costanzo.
Celeberrima, tra le tante battaglie da lui condotte, quella contro la mafia, culminata con la maratona televisiva Rai-Fininvest, dopo l’omicidio di Libero Grassi, nella quale Costanzo arrivò a bruciare una maglietta con scritto Mafia made in Italy. Un gesto fortissimo e di coraggio, che, unito all’amicizia di Costanzo con il giudice Giovanni Falcone, portò la mafia a organizzare, il 14 maggio del 1993, l’attentato di Via Fauro. Costanzo e la sua compagna di allora e futura moglie, Maria De Filippi, scamparono a un’autobomba riempita con 100 chili di tritolo, parcheggiata lungo il percorso che seguiva l’auto di Costanzo all’uscita dal Parioli.
Secondo le indagini, l’attentato fallì perché il pulsante di innesco venne premuto con un ritardo che fu decisivo per salvare la vita al giornalista, alla moglie e alle persone che si trovavano nei paraggi. Nell’esplosione crollò il muro di una scuola, sei auto furono distrutte e sessanta danneggiate. Tra i 24 feriti ci furono anche due guardie del corpo private del presentatore.
Di grande stima e rispetto fu anche il rapporto tra Costanzo e Silvio Berlusconi. Pier Silvio Berlusconi stesso, anch’egli intervenuto nella serata speciale dedicata alla memoria del giornalista lo scorso 20 febbraio, ha dichiarato: “Mio padre e Maurizio, nella loro grandezza avevano un tratto in comune: l’umanità”. La stessa Maria De Filippi ha ricordato come, all’inizio della loro avventura televisiva in comune fu proprio Berlusconi a spingere Costanzo a condurre un appuntamento quotidiano, arrivando addirittura ad accompagnarlo fino al vagone letto del treno per convincerlo. Stima e amicizia tra due grandissimi, scomparsi a pochi mesi di distanza, che hanno accompagnato gli ultimi 40 anni della storia del nostro Paese.
LC, 25 febbraio 2024
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