Esteri

Green pass: Svizzera, Austria e Israele ci ripensano - Seconda parte

Ormai solo l’Italia insiste con le restrizioni: elvetici, israeliani e austriaci verso la normalità. Noi no

Il segnale di Israele

Notizie positive arrivano anche da Israele. Il premier Naftali Bennett ha annunciato una riduzione delle restrizioni. “Questa ondata – ha spiegato – si sta rompendo. Per quanto mi riguarda, dobbiamo prepararci ad allentare le restrizioni presto”. I ben informati ritengono che il governo stia pensando di abolire il green pass il 1 marzo e di permettere l’ingresso nel Paese anche ai bambini oltre i 5 anni non vaccinati. In discussione anche l’ipotesi di non chiedere più ai turisti un test anticovid (antigenico o rapido) prima di volare verso Israele, mentre potrebbe rimanere quello richiesto all’arrivo in aeroporto.

Mezzo mondo riapre, l’Italia no

Tante Nazioni ormai stanno tornando alla normalità, favorendo in tal modo la ripresa economica e la tutela dei diritti fondamentali dei propri cittadini. Purtroppo in Italia continuano ad essere attive le restrizioni con pesanti ricadute in termini negativi sull’economia reale, sulle libertà personali e sul morale della popolazione. Di recente, inoltre, abbiamo evidenziato che il green pass anziché frenare l’epidemia potrebbe addirittura finire col favorirla. Davanti al mondo intero che apre e con grande forza di volontà è pronto a continuare il viaggio dell’umanità verso il progresso al fine di raggiungere nuovi traguardi, anche l’Italia è simbolicamente chiamata ad abolire tutte le restrizioni ed avviare l’edificazione di una società all’avanguardia. Se non ora, quando?

Carlo Toto, 17 febbraio 2022

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