Gli elementi locali anti-russi cui gli Usa si erano appoggiati per centrare l’obiettivo di portare l’Ucraina fuori dalla sfera russa, erano anche elementi ucraini ultra-nazionalisti, con velleità di pulizia etnica a danno degli ucraini russi, una piccola minoranza di neo-nazisti che, però, andarono ad occupare importanti posizioni di potere. Tant’è che nel 2010 proclamavano il nazista Stepan Bandera eroe nazionale, intitolandogli il nome di vie e piazze ed erigendo statue in suo onore (tuttora esistenti nel Paese), e hanno promulgato leggi di vera e propria pulizia etnica nei confronti dei propri concittadini russofoni che, come già detto, nel Paese sono tutt’altro che una minoranza.
Leggi le precedenti puntate:
- 1) Quando la Crimea divenne ucraina e perché
- 2) Kiev contro Mosca, cosa prevedeva la Costituzione ucraina
- 3) Russia-Ucraina, la promessa non mantenuta di Kiev
- 4) Biden sapeva (e lo disse): l’allargamento della Nato avrebbe scatenato la Russia
- 5) Filo-occidentali vs filo-russi: così è divisa l’Ucraina
- 6) In Ucraina ci fu un colpo di Stato?
Una per tutte: la legge del 25.04.2019 che bandisce i russofoni dalla vita pubblica del Paese, una legge pensata per attuare lo sciagurato articolo 10 della Costituzione ucraina del 1996, un articolo prodromico di guerra civile, visto che stabilisce l’ucraino come unica lingua di Stato, in un Paese dove quasi la metà degli abitanti è russofona.
Franco Battaglia, 16 febbraio 2025
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