L’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha raggiunto con la procura l’accordo per patteggiare a 2 anni e 1 mese. L’ex governatore arrestato lo scorso maggio per corruzione, una volta ratificata l’intesa con la procura vedrà convertita la pena in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità e la confisca di 84.100 euro. Con questo scenario salterebbe quindi il processo già fissato per il 5 novembre prossimo.
“Come tutte le transazioni – dichiara Toti – anche questa suscita sentimenti opposti: da un lato, l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro, il sollievo di vederne riconoscere una buona parte. Resta quel reato ‘di contesto’, definito corruzione impropria, legato non ad atti, ma ad atteggiamenti: un’accusa difficile da provare per la sua evanescenza, ma altrettanto difficile da smontare per le stesse ragioni.”
E ancora: “Di fronte a questo finale credo appaia chiaro a tutti la reale proporzione dei fatti avvenuti e della loro conclusione, che pone fine alla tormentata vicenda che ha pagato un’istituzione, oltre alle persone coinvolte, e che lascia alla politica il dovere di fare chiarezza sulle troppe norme ambigue di questo Paese che regolano aspetti che dovrebbero essere appannaggio della sfera politica e non giudiziaria”.
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