È difficile ammetter che dopo 10 anni di tassi negativi e la creazione della massa monetaria più grande della storia non tutto stia andando come previsto. La Bce non aveva previsto un’inflazione al 4,9% perché ora dovrebbe essere in grado di prevedere una discesa verticale dei prezzi? Perché i modelli che hanno sbagliato nel definire “transitoria” ed ora invece definiscono “più duratura” l’inflazione dovrebbero beccarci ora? La verità è che la Bce, e lo stesso discorso vale per la Fed, ha paura del mostro che hanno creato: tassi bassi per decenni, acquisti illimitati di titoli di Stato che hanno alimentato debiti e deficit monstre e mercati azionari alle stelle.
Pensare ad uno scenario in cui i tassi reali siano superiori a quelli dell’inflazione, come è sempre stato per oltre un secolo, è oggi uno scenario da film dell’orrore, le banche centrali più politicizzate di sempre non vogliono neanche pensarci. Siamo al “sediamoci e guardiamo”, al più classico dei “io speriamo che me la cavo”, solo che se tutto andasse male i banchieri centrali continueranno ad avere i loro lauti stipendi, gli speculatori saranno protetti dall’oro ed alla classe media non resterà che piangere.
Antonio Rizzo, 20 dicembre 2021