E il famoso spread? Siccome oggi a governarci c’è il medesimo banchiere che impostò queste politiche monetarie e che gode di grandi amicizie internazionali, nessuno ne parla.
Eppure ieri quello che un tempo era considerato il famigerato spread è salito fino a quota 155, il massimo da luglio del 2020. Un bruttissimo segnale. La Banca centrale europea ha solo detto che non può continuare a comprare Btp all’infinito, come è normale, e che prima o poi alzerà i tassi di interesse.
È favoloso lo strabismo dei nostri analisti, quello dei politici non stupisce. Immaginate cosa sarebbe successo se la tanto agognata stabilità Mattarella-Draghi non si fosse raggiunta: oggi tutti avrebbero urlato allo spread salito ai massimi da un anno e mezzo. È salito, ma siamo stabili. E nei salotti vi diranno: pensa cosa sarebbe successo senza la magnifica coppia.
Nicola Porro, Il Giornale 5 dicembre 2022