Per tale ragione il regime sanitocratico favorirà i cosiddetti “governi di salute pubblica”, in cui destra e sinistra finiscono per stare assieme: che ovviamente dovranno operare nell’emergenza, sanitaria, ma che presto diventerà finanziaria, visto gli effetti disastrosi delle politiche di lockdown. E c’è da scommettere che, come l’Italia nel febbraio di un anno fa fu all’avanguardia nello sperimentare il regime sanitocratico, cosi lo sarà quest’anno sulla strada del governo di salute pubblica: che sarà quello della palude, della repressione e del conformismo (oltre che, ovviamente, delle tasse e dei tagli). Un nuovo Monti: ma molto più cattivo e molto più dannoso. Buon anno!
Marco Gervasoni, 1° gennaio 2021