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Inter, fuga definitiva

I nerazzurri allungano il distacco dalla Juventus mentre inizia a delinearsi la lotta Champions

Zuppa Sportiva Inzaghi Inter

Mandati in archivio i recuperi della ventunesima giornata Sassuolo-Napoli e Inter-Atalanta (partite rinviate causa Supercoppa Italiana in Arabia Saudita) scompaiono finalmente gli “asterischi” dalla classifica della Serie A ed è possibile fare un’analisi del campionato basandosi esclusivamente sui punti realmente conquistati sul campo e non su quelli virtualmente conquistabili.

Nerazzurri schiacciasassi

Con 12 giornate ancora da giocare, siamo entrati nella fase più calda – e va da sé decisiva – del torneo, con alcuni verdetti che necessitano solo di essere ratificati dalla matematica ed altri invece con un destino ancora tutto da scrivere. In ottica scudetto, i 12 punti di vantaggio dell’Inter schiacciasassi sulla più “immediata” inseguitrice (la Juventus), hanno le sembianze di una vera e propria sentenza; al di là di una questione puramente scaramantica, solo un “suicidio” sportivo nerazzurro potrebbe impedire alla Beneamata di raggiungere la più che meritata seconda stella.

La squadra di Inzaghi, vera e propria macchina da guerra, gioca ormai a memoria e con il passare delle giornate aggiorna le proprie statistiche migliorandole progressivamente. Il ruolino di marcia dei nerazzurri non lascia spazio ad interpretazioni o discussioni, con numeri, sia a livello di squadra che individuali impressionanti; se del vantaggio sulla seconda si è detto, l’attacco esplosivo (67 reti all’attivo) e la difesa bunker (solo 12 gol subiti) hanno generato uno strabiliante +55 alla voce differenza reti. Basti pensare che a parità di giornate giocate (26), Real Madrid e Liverpool, rispettivamente capoclassifica in Liga e Premier League, hanno una differenza reti pari a 38 ciascuna.

Juventus, qualificazione in Champions sicura

Se in casa Inter è sostanzialmente partito il conto alla rovescia in chiave scudetto, la Juve, pur essendo in una fase di piena involuzione (iniziata con il pareggio casalingo con l’Empoli), ha sostanzialmente blindato la partecipazione alla prossima Champions ed a questo punto l’imperativo è quello di chiudere al meglio la stagione difendendo il secondo posto e provando a conquistare la Coppa Italia.

Milan, difesa da dimenticare

Il Milan, mai realmente in lotta per lo scudetto ed attualmente terzo, può ambire a contendere la piazza d’onore ai bianconeri ma contempo non può rilassarsi troppo poiché le inseguitrici corrono ed il margine accumulato non fa dormire sonni tranquilli. In casa rossonera urge una registrata al reparto difensivo, vero tallone d’Achille del Diavolo in questa stagione; al di là dell’attenuante generica degli infortuni che hanno falcidiato la retroguardia, i 32 gol subiti in 26 partite sono veramente troppi per una squadra che vuole lottare al vertice e che certamente ha denunciato limiti importanti nella gestione del doppio impegno perdendo punti preziosi in campionato.

Alle spalle del Milan troviamo tre squadre in un ottimo momento di forma e che stanno dando vita ad un’appassionante lotta per quel 4° posto che significa Champions League; sempre in ottica coppa dalle grandi orecchie, mai come in questa stagione anche il quinto posto può valere oro. Come noto, i 2 Paesi che a fine stagione avranno il miglior ranking Uefa beneficeranno di un posto aggiuntivo per i propri club.. e visto che l’Italia al momento è prima in questa speciale graduatoria vedere 5 italiane ai blocchi di partenza della prossima Champions non è affatto utopia. Fondamentale quindi che nell’edizione corrente delle competizioni europee le nostre squadre facciano più strada possibile così da blindare il nostro ranking Uefa e chiudere assolutamente tra le prime 2.

Bologna e Atalanta, stagione super

Il Bologna quarto, è senza ombra di dubbio la grande sorpresa del campionato; i presupposti per una bella stagione c’erano tutti ma era difficile immaginare i felsinei tra le pretendenti per l’Europa che conta. La squadra di Thiago Motta è cresciuta esponenzialmente in questi mesi riuscendo nel difficilissimo compito di coniugare un gran bel gioco (che a tratti non ha nulla da invidiare a quello dell’Inter) con ottimi risultati. Da sottolineare la capacità del club di gestire al meglio la fase di appannamento (fisiologica) vissuta tra fine 2023 ed inizio 2024 (sconfitte esterne con Udinese e Cagliari e pareggio casalingo con il Genoa) superata brillantemente a suon di prestazioni convincenti.

Dietro un sontuoso Zirkzee, uomo copertina del Bologna nonché pezzo pregiato del prossimo mercato estivo, c’è un gruppo ricco di talento e molto solido e la conquista di un piazzamento Champions sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione in ogni caso indimenticabile. Ironia della sorte il prossimo turno metterà di fronte proprio Bologna e Atalanta e l’esito dello scontro diretto ci dirà qualcosa di più in chiave quarto posto; gli orobici (da dimenticare immediatamente la debacle di San Siro) si confermano sempre più una grande e solida realtà della nostra Serie A, in grado di mettere in vetrina talenti assoluti su cui verosimilmente si scateneranno aste in sede di calciomercato (vedi Koopmeiners) e all’occorrenza rivitalizzare calciatori reduci da periodi non particolarmente brillanti (De Ketelaere su tutti). E pensare che la Dea in questa stagione non ha praticamente mai potuto contare sull’attaccante maliano El Bilal Tourè, acquisto più costoso della storia del club (28 milioni più bonus), arrivato a Bergamo nell’estate 2023 ma finora ai box a causa di un grave infortunio.

Roma, la sorpresa De Rossi

Dietro Bologna e Atalanta, c’è in agguato la Roma; chi pensava ai giallorossi come squadra allo sbando dopo l’esonero di Mou ha dovuto ricredersi. Con Daniele De Rossi in panchina i giallorossi hanno cambiato marcia conquistando 5 vittorie su 6 in campionato (unica sconfitta in casa con l’Inter), rientrando in piena corsa per un piazzamento Champions e allo stesso tempo hanno anche superato l’ostacolo Feyenoord in Europa League. La Roma di Capitan Futuro sembra aver trovato nuova linfa ed oltre a praticare un calcio certamente più piacevole rispetto a quello osservato durante la gestione Mou, è una squadra che vive le partite con un equilibrio ed un raziocinio fino a qualche settimana fa sconosciuti. Seppure ancora teoricamente agganciate al treno Champions, sono in ribasso le quotazioni di Fiorentina, Lazio e Napoli.

Fiorentina, due mesi difficili

La Viola, dopo aver chiuso alla grande il 2023 (4° posto provvisorio) ha vissuto un gennaio ed un febbraio da dimenticare inanellando una serie di risultati negativi che sembrano aver compromesso (forse irrimediabilmente) i sogni di gloria degli uomini di Italiano. Campionato a parte la Fiorentina è comunque ancora in piena corsa in Conference League (attesa agli ottavi dal Maccabi Haifa) ed in Coppa Italia (ad aprile doppia semifinale con l’Atalanta) e quindi ritrovando quella continuità di rendimento che le è mancata ad inizio 2024 può ancora togliersi delle soddisfazioni.

Lazio, sognando il colpaccio in Champions

La Lazio, con 3 sconfitte negli ultimi 5 incontri (deleteri in particolare i rovesci con Bologna e Fiorentina), ha visto allontanarsi il 4° posto che allo stato attuale diventa un obiettivo difficilmente raggiungibile; senza perdere di vista il rush finale della Serie A i biancocelesti, dopo la vittoria di misura dell’andata, sognano il colpaccio negli ottavi di Champions con un Bayern Monaco non particolarmente brillante (stagione negativa per i bavaresi con Tuchel che lascerà in estate) mentre in Coppa Italia sono attesi da una stuzzicante doppia sfida in semifinale con la Juventus.

Napoli alla prova d’orgoglio

Discorso a parte merita il Napoli, di cui abbiamo analizzato a più riprese questa stagione da incubo; da verificare se la roboante vittoria contro un Sassuolo in crisi nera rappresenterà un elemento di svolta o sarà derubricabile a semplice “fuoco di paglia”. In questo caso i partenopei rischiano di affrontare la fase finale della stagione senza più alcun obiettivo reale vivendo una lenta agonia. Fuori anzitempo dalla Coppa Italia, mai in lotta per il campionato e con la qualificazione alle prossime coppe che appare lontana, il club è chiamato almeno ad una prova d’orgoglio nel ritorno degli ottavi di Champions con il Barcellona per tentare l’impresa. Nell’attesa di una rivoluzione estiva a questo punto indispensabile per provare ad avviare un nuovo ciclo e creare i presupposti per riportare il Napoli a lottare per le posizioni di vertice.

Enrico Paci, 1° marzo 2024

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