Scuola

Invito le scuole a resistere

Quanta amarezza per le misure saltate dalla Legge di Bilancio sugli istituti paritari. Ma c’è una speranza per il 2025

Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Nec recisa recedit. La legge di bilancio è stata votata, pertanto quod scripsi, scripsi. Certamente rimane una certa dose di amarezza per le misure annunciate, inserite tra gli emendamenti, sostenute, spiegate e che, poi, però, non sono confluite nel testo finale della finanziaria. Certamente positivi, e per questo ringrazio il Governo e le forze politiche che hanno votato a favore, lo stanziamento di 50 milioni per la disabilità e le detrazioni previste per i genitori che iscrivono i propri figli presso una scuola paritaria.

Sono certa che il Governo ed il Parlamento abbiano compiuto tutto ciò che era possibile per sostenere la libertà educativa dei genitori, sono poi parimenti certa che il tema della libertà di scelta educativa sarà ripreso nuovamente in mano, perchè so che è un tema che sta a cuore alla Presidente Meloni, al suo Governo e a molte forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Questo è un aspetto sicuramente molto bello. Chi si occupa di scuola guarda, inevitabilmente, al futuro, dunque invito le scuole a resistere, perchè il loro ruolo è vitale per la società, soprattutto perchè contribuiscono ad evitare il fenomeno triste e pernicioso della segregazione scolastica, un fenomeno che crea nuovi ghetti, nuovi desideri di rivalsa, nuove minacce per il tessuto sociale.

Noi abbiamo la confortante certezza di aver compiuto tutto ciò che era possibile e giusto fare, nessuno può recriminare nulla: in questa confortante certezza prende vita la speranza, una nuova speranza, che:

a) ci saranno altre occasioni, che il Governo e le forze politiche sapranno individuare e cogliere momenti e strumenti per guidare la scuola italiana al grande cambiamento;
b) che le scuole paritarie, nonostante le difficoltà, sapranno trovare nuove vie per resistere e garantire il necessario pluralismo educativo.

Questa è la speranza, una delle tante speranze di bene con le quali chiudiamo l’anno vecchio e ci apriamo a quello nuovo. Altra vita, altri progetti, altre occasioni per lasciare un segno di bene alla nostra società. Auguri di buon anno a tutti, nella luce dell’ottava della festa di Natale.

Suor Anna Monia Alfieri, 1° gennaio 2025

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