L’ottava edizione de “La Ripartenza, liberi di pensare“ si è conclusa con l’intervista a tutto campo al presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Una chiacchierata a tutto campo con il padrone di casa Nicola Porro, dall’infanzia nella periferia di Verona al vertice di Palazzo Montecitorio. “Io penso che abbiamo bisogno di fare in modo che certi ruoli siano considerati il più possibile punti di riferimento” ha spiegato Fontana sul suo ruolo: “Per quanto riguarda me, poi, sinceramente ho un partito e ci sono talmente tanti bravi ministri, sottosegretari e governatori che non serve che parli. Io devo cercare di fare in modo che il lavoro della Camera vada in una maniera in cui tutti possano sentirsi rappresentati”.
Non è un compito semplice, ha ammesso, anzi si tratta di un lavoro abbastanza complicato “perché tutti ti tirano da una parte dalle altre e fai come l’arbitro. E l’arbitro, quello bravo, è quello che scontenta un pò tutti. Però serve che ci sia un arbitro e che cerchi di fare il suo ruolo nel miglior modo possibile”. Del resto, ha aggiunto Fontana, “guardando a quello che succede nel mondo, dove in alcuni Paesi si sente dire che si vota, ma poi se vai a vedere come votano, insomma non è una democrazia, pur con tutti i difetti com’è la nostra. E dunque non diamola mai per scontata, ma perché funzioni servono delle istituzioni che funzionano”.
Dopo aver evidenziato che con gli altri esponenti della maggioranza c’è una “bella amicizia”, Fontana ha parlato così del premier Giorgia Meloni: “La conosco da tantissimi anni e tra l’altro penso che in parte la sua storia non sia troppo diversa dalla mia”. Speciale il rapporto con il leader leghista Matteo Salvini: “ci ho abitato assieme, a Bruxelles, ed è per me quasi come un fratello”. Quanto ad Antonio Tajani, “anche lui era al Parlamento europeo, l’ho conosciuto che era vicepresidente della Commissione e poi è stato Presidente del Parlamento, abbiamo anche delle conoscenze in comune a Bruxelles”. Quindi, ha proseguito, “sinceramente, con tutti tutti i leader dei partiti di centrodestra ho un ottimo rapporto. Ma devo dire la verità, ho un buon rapporto, non magari di amicizia , ma di rispetto e di stima anche con tanti anche esponenti del centrosinistra”.
Tra i vari temi dibattuti con Nicola Porro, Fontana si è soffermato sulle posizioni giudicate fin troppo sicuritarie del Carroccio. “Occorre garantire il fatto che ogni cittadino possa vivere nel migliore dei modi, cioè che vengano rispettate le regole. E’ una cosa fondamentale perché i primi che vanno in difficoltà sono proprio i più deboli o chi magari vuole cercare di uscire da una situazione difficile” l’analisi del presidente della Camera: “La legalità, secondo me è una delle cose fondamentali perché il rispetto delle regole porta anche ad avere degli esempi positivi; bisogna spezzare l’illegalità, non si può tollerare. Anche perché purtroppo va a discapito di chi vuole uscire dall’illegalità o magari vuole vivere la propria vita in maniera sicura”.
Franco Lodige, 30 gennaio 2025
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