Ho sempre detestato l’esibizione romanzata dei propri sentimenti, soprattutto perché le parole, dopo pochissimo tempo, diventano patetiche se già non lo sono, come spesso capita, fin dall’inizio.
Colette
27 Ottobre 2021, 12:22 12:22
Che gioia essere educati con amore ad amare la vita. Che gioia poter raccontare con orgoglio del proprio padre, della sua presenza in ogni attimo della pr
opria vita.
A volte vuoi essere una figlia affettuosa, ma dall’altra parte non c’è la disponibilità a ricevere e dare amore: incapace di godere della vita e delle relazioni.
Tannino
26 Ottobre 2021, 23:35 23:35
Bellissimo questo pensiero. Questo sogno.
Ho perso mio padre nel 2017. A “soli” 74 anni. Una vita di “odio” e amore, con lui. Due caratteri forti… Ma capisci un genitore solo quando non c’è più. E lì ti accorgi che in realtà lo avevi sempre capito, ma hai perso tempo prezioso che potevi trascorrere in modi… migliori.
Eolo
26 Ottobre 2021, 16:39 16:39
Sono un papà, e spero tanto che mia figlia possa amarmi proprio come tu ami tuo padre. Da parte mia, ce la metterò tutta. Grazie per queste parole dolci, che fanno bene al cuore, soprattutto in un periodo come questo, dominato dalla spietatezza. Ti abbraccio forte
Marina Vb
26 Ottobre 2021, 9:51 9:51
Ero arrabbiata con lui quando se ne è andato.
Ero grande, autonoma, avevo la mia vita.
Ma avevo bisogno di vivere quei momenti con lui che da piccola non mi aveva dato.
Volevo parlare con lui, farmi conoscere per quella che ero. Così simile a lui anche nell’intransigenza che odiavo ma che mi aveva trasmesso.
Non l’ho perdonato ancora a distanza di 20 anni anche se tre giorni prima della sua partenza mi aveva tenuto per mano.
Allora ho capito che la vita è una staffetta, lui mi ha passato il suo testimone affinché potessi correre da sola.
L’ho fatto, caparbiamente, in maniera diversa dalla sua ma vorrei tanto camminare insieme a lui.
Silvio Destro
25 Ottobre 2021, 18:50 18:50
Fiorenza: Brutta bestia (è un modo di dire amichevole nostrano), mi hai commosso. Un papà
Ho sempre detestato l’esibizione romanzata dei propri sentimenti, soprattutto perché le parole, dopo pochissimo tempo, diventano patetiche se già non lo sono, come spesso capita, fin dall’inizio.
Che gioia essere educati con amore ad amare la vita. Che gioia poter raccontare con orgoglio del proprio padre, della sua presenza in ogni attimo della pr
opria vita.
A volte vuoi essere una figlia affettuosa, ma dall’altra parte non c’è la disponibilità a ricevere e dare amore: incapace di godere della vita e delle relazioni.
Bellissimo questo pensiero. Questo sogno.
Ho perso mio padre nel 2017. A “soli” 74 anni. Una vita di “odio” e amore, con lui. Due caratteri forti… Ma capisci un genitore solo quando non c’è più. E lì ti accorgi che in realtà lo avevi sempre capito, ma hai perso tempo prezioso che potevi trascorrere in modi… migliori.
Sono un papà, e spero tanto che mia figlia possa amarmi proprio come tu ami tuo padre. Da parte mia, ce la metterò tutta. Grazie per queste parole dolci, che fanno bene al cuore, soprattutto in un periodo come questo, dominato dalla spietatezza. Ti abbraccio forte
Ero arrabbiata con lui quando se ne è andato.
Ero grande, autonoma, avevo la mia vita.
Ma avevo bisogno di vivere quei momenti con lui che da piccola non mi aveva dato.
Volevo parlare con lui, farmi conoscere per quella che ero. Così simile a lui anche nell’intransigenza che odiavo ma che mi aveva trasmesso.
Non l’ho perdonato ancora a distanza di 20 anni anche se tre giorni prima della sua partenza mi aveva tenuto per mano.
Allora ho capito che la vita è una staffetta, lui mi ha passato il suo testimone affinché potessi correre da sola.
L’ho fatto, caparbiamente, in maniera diversa dalla sua ma vorrei tanto camminare insieme a lui.
Fiorenza: Brutta bestia (è un modo di dire amichevole nostrano), mi hai commosso. Un papà