Cronaca

“Io li ho conosciuti e…”. Il racconto dell’amica sulle corna di Torino

Il caso Segre-Seymandi tiene banco. Parla l’ex vicepresidente del consiglio comunale di Torino, amica della coppia

Segre Seymandi

La storia dell’estate, ovvero la fine dell’amore tra Massimo Segre e Cristina Seymandi, due esponenti di spicco della Torino bene, passati in un amen da una proposta di matrimonio a un addio insaporito dall’accusa di cornificazioni multiple, è cresciuta pian piano come il pane che lievita. Prima c’erano solo le voci che si rincorrevano nei salotti buoni torinesi, frasi che saltavano di bocca in bocca tra amici e parenti dei fortunati spettatori non paganti di questa commedia all’italiana in salsa sabauda. Poi è trapelato un video, integrale, ripreso da chissà chi e infine spiattellato su tutti i siti di notizie d’Italia, spunto perfetto per un qualche sceneggiatore Usa per trarne una serie tv per Netflix. Infine, complice anche l’assenza di notizie alternative a ridosso di Ferragosto, la faccenda è diventata questione di Stato: commentatori, giornalisti, analisti, matrimonialisti, tutti ad analizzare i fatti. A fare violenza è stata lei col presunto tradimento o lui ad organizzare il party vendetta? E come faranno ad andare avanti negli affari? Finirà tutto in tribunale?

A rimpinguare questo succulento romanzo estivo ci ha pensato anche Viviana Ferrero, già vicepresidente del Consiglio comunale di Torino e soprattutto amica della coppia. Amica di lui, tradito e sconfortato. E amica di lei, rimasta inebetita durante quei lunghi incredibili cinque minuti e che ora si sente vittima di una violenza sessista. Parla di una “Caporetto dell’amore”, la Ferrero. Definisce il tutto “una vicenda davvero orribile” che “non merita la nostra attenzione” ma “riesce a coinvolgere ed esaltare la parte peggiore di noi”. “Un misto tra voyerismo e invidia” ci spinge a vedere e rivedere quel filmato, la calma con cui lui passa dalla proposta di matrimonio al “ti lascio libera” di andare a Mykonos con l’amante o presunto tale. “Lui troppo ricco per essere compatito e lei troppo bella e determinata, un’insopportabile Barbie torinese che ora viene sotterrata dal pettegolezzo“.

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Ferrero racconta: “Invece io li ho conosciuti felici e innamorati. Reduci da storie faticose e finalmente in grande sintonia. E mi spiace del male che si sono fatti. Davvero tanto. Delle loro incomprensioni, della mancata sincerità. Perché panni sporchi si lavano in famiglia e loro, anche se per un periodo breve, sono stati una famiglia molto speciale”. Per l’ex esponente M5S “potevano essere una delle più belle coppie che ci fossero perché univano tante qualità”. “Potevano”. Poi però il sogno si è infranto in una festa di compleanno tutt’altro che scontata. Anche lei, amica di entrambi, è convinta che Segre abbia sottoposto Seymandi ad “un linciaggio sessista, maschilista, violento, orrendo”. “Io non gioisco quando i ricchi piangono. Piangiamo tutti per fatti di cuore ma c’è del buon gusto a non coinvolgere gli altri. A non distruggere quel bel sogno d’amore a cui vogliamo ancora credere. E sperare di trovare. Al di là del denaro, della bellezza, delle posizione sociale e del potere. Ecco cosa hanno perso, la cosa più importante di tutte: la fiducia nell’amore”.