Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato con il suo solito tono provocatorio alcuni dei temi più scottanti del momento. “Eccoci qui ragazzi! Allora la prima cosa di oggi, la prima fotografia, il primo editoriale. Qui non si fanno sconti, ve lo dico subito,” ha esordito il conduttore che poi affrontato il caso del barista che ha ucciso un ladro con delle forbici: “Volevano rubare dei gratta e vinci. Il proprietario di un bar lo ha inseguito e lo ha ucciso con le forbici. Allora per me non fa alcuna differenza che l’uccisore, diciamo, sia un cinese, o che il morto sia un pregiudicato, un delinquentello italiano. Sono i rischi del mestiere. Mi dispiace, naturalmente, mi dispiace, ma sono i rischi del mestiere. Lo dico chiaro e semplice. Lo dico a tutti. Purtroppo sono i rischi del mestiere. Ti sei trovato di fronte al cinese che ha sbroccato, che ti ha inseguito con le forbici e ti ha preso a coltellate. Questo è, mi dispiace, ma questo è. Se fai il ladro ti puoi aspettare anche questa reazione”.
Cruciani è poi passato a commentare la questione della gestazione per altri, recentemente vietata in Italia con la nuova legge sul “reato universale”. “Ora, perché la chiamano ‘gestazione per altri‘? La chiamano gestazione per altri per edulcorare la pillola. In realtà è compravendita dei bambini, compravendita di un essere umano. E vi dico di più, io sono contro questa legge che ha approvato il centrodestra, perché non ho il prosciutto davanti agli occhi, non sono ideologizzato. No, però dovete dire la verità. Chi è a favore deve dire che è a favore della compravendita dei bambini. ‘Do ut des’, non è la gestazione per altri, non è la gestazione a gratis. No, c’è sempre un passaggio di denaro. Dunque dovete ammettere, come me, di essere favorevoli alla compravendita di un bambino”.
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