Orfano dei millenari valori della cristianità, l’Occidente si accinge ad inaugurare una nuova era post-cristiana ormai quasi universalmente (e passivamente) accettata dai cristiani stessi.
Invero, il post-cristianesimo è una formula già in voga da decenni nel decadente Occidente: sviluppatasi già a partire dal ventesimo secolo, all’indomani della rivoluzione bolscevica, accentuatasi in concomitanza con la rivoluzione culturale del sessantotto, per poi diffondersi a macchia d’olio con l’avvento del ventunesimo secolo, fino ad evacuare completamente il cristianesimo dalle esistenze degli occidentali.
La situazione vigente oggigiorno nel mondo occidentale è dunque figlia di un secolare attacco alla cristianità, condita da un progressivo arretramento culturale dei popoli di fede e tradizione cristiana, dettato dal dilagare di un eterno complesso di colpe verso tutto ciò che differisce dall’identità cristiano-occidentale. Un mix letale che sta lentamente accompagnando la società occidentale verso un irreversibile processo di scristianizzazione.
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Il risultato finale di tale processo è un Occidente più che mai debole, svilito dall’odio di sé ancor più che dagli attacchi esterni, fiaccato da una logorante spossatezza ideologica, oppresso tra la morsa dell’Islam e quella del neo-paganesimo dilagante.
Se, infatti, il cristianesimo tende sempre più ad indietreggiare, fino a scomparire del tutto dalle vite degli occidentali, la medesima cosa non può certo dirsi per l’Islam, che avanza incontrastato tra le macerie di un’Europa ormai scristianizzata. Non solo. Perché lo spazio lasciato vuoto dalla crisi della cristianità tende ad essere occupato, oltre che dall’Islam, anche da nuove forme di paganesimo, su tutte il woke e l’ideologia green più spinta, che, con l’ausilio della martellante propaganda turbo-progressista, finiscono con l’insinuarsi nella sempre più annichilita società occidentale. Ciò che ne consegue è un Occidente paganeggiante e islamizzato, alla mercè di fedi e culture che nulla hanno a che vedere con le sue radici e la sua gloriosa storia, che finiranno presto o tardi col distruggerlo dall’interno.
Se davvero vuole scongiurare l’implosione ed evitare di andare incontro ad una sorte che per certi versi appare già segnata, all’Occidente non resta altra scelta che ripartire convintamente dalla sua identità valoriale, religiosa e culturale. Contrariamente, la stringente morsa pagano–musulmana lo condurrà dritto verso il baratro.
Salvatore Di Bartolo, 26 marzo 2024
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