Esteri

Israele, iniziati raid via terra. Hamas tiene prigionieri i civili

L’esercito di Israele è entrato nel nord della striscia di Gaza. Pronto l’assedio alla città dopo il piano di evacuazione

Sono passati esattamente 7 giorni, quando la popolazione di Israele si svegliò con l’invasione via terra da parte di Hamas, dando il via all’operazione “Diluvio al-Aqsa”, ed il lancio in un’ora di oltre 5.000 missili. Ad una settimana dall’inizio dei combattenti, lo scenario sembra essersi completamente ribaltato, ed ora è Tel Aviv ad avere in pugno la situazione, dopo l’annuncio nei giorni scorsi del blocco degli aiuti umanitari, di acqua e luce destinati alla striscia di Gaza.

Israele entra nella striscia

Da ieri sera, l’esercito di Tel Aviv ha coordinato le sue forze di terra con l’aeronautica ed è entrato nel nord di Gaza attraverso incursioni di ricognizione con la propria fanteria, i carri armati e bombardamenti a tappeto. I soldati israeliani hanno anche affermato di aver già recuperato alcuni corpi di israeliani all’entrata nella striscia e rimarrebbero ancora 120 ostaggi in mano ad Hamas. L’assalto alla città non è ancora iniziato, anche se il governo di Netanyahu ha già annunciato agli abitanti della striscia di evacuare e dirigersi verso il sud dell’area. La popolazione avrà a disposizione sei ore, dalle 10 alle 16 di oggi pomeriggio, anche se i leader di Hamas hanno già intimato di restare nelle proprie case. Eppure, da questa notte, migliaia di palestinesi hanno iniziato a dirigersi verso sud, anche se nel complesso – visto che si tratta di oltre 1 milione di persone – ci vorranno ben più di 6 ore per poter evacuare l’intera zona.

Uno scenario che ha posto seri dubbi alla Casa Bianca, dove Biden avrebbe chiesto esplicitamente a Netanyahu di rinviare l’offensiva via terra e l’assedio di Gaza City.  Nel frattempo, per precauzione, Washington ha mosso i propri aerei da combattimento F-15 Strike Eagle in Medio Oriente. Critica è pure l’Unione Europea, dove è Josep Borrell – direttamente dalla sua visita in Cina – ad affermare che “il piano di evacuazione è assolutamente impossibile da attuare“.

Tensioni con Hamas e Hezbollah

Nonostante tutto, è chiaro come Israele voglia andare fino in fondo, soprattutto per procedere all’eliminazione del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, e il Comandante militare dell’organizzazione terroristica, Muhammad Deif. Alcune fonti israeliane sostengono che i vertici del gruppo paramilitare sarebbero pronti ad abbandonare la striscia, nel caso in cui Tel Aviv iniziasse concretamente l’assedio. Eppure, per ora, Hamas sta chiudendo le strade per impedire la fuga di residenti palestinesi dalla Striscia di Gaza settentrionale a quella meridionale per salvarsi la vita. Intanto, uno dei membri storici, lo sceicco Adnan Asfur, è stato arrestato dai soldati israeliani in un raid a Nablus, in Cisgiordania.

Per approfondire:

Tensioni si stanno registrando anche con Hezbollah. Il governo di Tel Aviv ha dichiarato ieri sera di aver sventato il tentativo di infiltrazione di una cellula terroristica direttamente dal Libano. “Un drone – ha detto un portavoce della Difesa – ha colpito ed ucciso i terroristi”. Le vittime, secondo la stampa, sarebbero in totale quattro. E ancora, continuano le schermaglie con i militanti dell’organizzazione al confine con il Libano, dove nella notte i soldati israeliani hanno risposto bombardando le postazioni di Hezbollah nel nord del Paese.

Matteo Milanesi, 14 ottobre 2023

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