Commenti all'articolo Israele, Iran, Hezbollah: cosa c’è dietro il piano dell’Idf per attaccare in Libano
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30 Commenti
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la-gazza
20 Giugno 2024, 8:40 8:40
comprensibile regolare i conti contro i nemici di sempre, ma una guerra su due fronti…BOH?
Salvatore
19 Giugno 2024, 20:13 20:13
Primo Hezbollah non è un organizzazione terrorista così l’ha definita solo Washington e i suoi amici esperti di terrore, e secondo Israele non è uno stato di santi ma di assassini e chi scrive ha visto con i propri occhi ciò di cui è capace Israele. Non ci sono santi da nessuna parte
Pigi
19 Giugno 2024, 18:49 18:49
Troppi fronti aperti rischiano di non far raggiungere neanche un obiettivo, a meno di non usare armi di distruzione di massa.
Sembra indispensabile trovare tra gli abitanti di Gaza un gruppo ragionevole a cui assegnare una parte del territorio, disimpegnando parte dell’esercito.
barbara 1
19 Giugno 2024, 17:48 17:48
Quando nel 2006 Israele si è lasciato per l’ennesima volta convincere dalla putrida diplomazia internazionale a sospendere la guerra in Libano prima di avere conseguito tutti i necessari risultati, chi come me conosce bene la situazione sapeva che avrebbe pagato molto caro questo madornale errore
Arturo Pisano
19 Giugno 2024, 15:57 15:57
Nessuno l’ha detto più chiaramente del terrorista e futuro primo ministro Yitzhak Shamir nel 1943: “Abbiamo davanti a noi il comandamento della Torah, la cui moralità supera quella di qualsiasi altro corpo di leggi al mondo: “Li eliminerete fino all’ultimo uomo””.
BrianzaKid
19 Giugno 2024, 15:56 15:56
Quindi adesso le “guerre d’invasione” vanno bene? E l’ordine internazionale basato sulle regole?
comprensibile regolare i conti contro i nemici di sempre, ma una guerra su due fronti…BOH?
Primo Hezbollah non è un organizzazione terrorista così l’ha definita solo Washington e i suoi amici esperti di terrore, e secondo Israele non è uno stato di santi ma di assassini e chi scrive ha visto con i propri occhi ciò di cui è capace Israele. Non ci sono santi da nessuna parte
Troppi fronti aperti rischiano di non far raggiungere neanche un obiettivo, a meno di non usare armi di distruzione di massa.
Sembra indispensabile trovare tra gli abitanti di Gaza un gruppo ragionevole a cui assegnare una parte del territorio, disimpegnando parte dell’esercito.
Quando nel 2006 Israele si è lasciato per l’ennesima volta convincere dalla putrida diplomazia internazionale a sospendere la guerra in Libano prima di avere conseguito tutti i necessari risultati, chi come me conosce bene la situazione sapeva che avrebbe pagato molto caro questo madornale errore
Nessuno l’ha detto più chiaramente del terrorista e futuro primo ministro Yitzhak Shamir nel 1943: “Abbiamo davanti a noi il comandamento della Torah, la cui moralità supera quella di qualsiasi altro corpo di leggi al mondo: “Li eliminerete fino all’ultimo uomo””.
Quindi adesso le “guerre d’invasione” vanno bene? E l’ordine internazionale basato sulle regole?