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Italia campione, Galli rovina la festa

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio. E infatti Massimo Galli, profeta di chiusure e restrizioni a oltranza, non ci lascia neppure il tempo di esultare per la vittoria all’Europeo che già preannuncia “effetti sui contagi” per via dei caroselli festanti. Il responsabile di Malattie infettive del Sacco di Milano “condivide” la gioia per la lezione calcistica impartita agli inglesi. Però è convinto del fatto che “strillarsi addosso in moltitudine aumenti il rischio di trasmettere l’infezione da coronavirus“. Per questo, benché si auguri che “vada il meglio possibile”, non si esime dal seminare la sua dose giornaliera di pessimismo. “L’incubazione di questa infezione è abbastanza breve – dice – e in capo a una settimana o 10 giorni vedremo gli effetti sui contagi”.

Forse però il professore dimentica cosa successe lo scorso maggio. Ricordate? L’Inter conquistò lo scudetto, migliaia di tifosi scesero in piazza Duomo a gioire festanti e Galli (in lieta compagnia) parlò di “manifestazioni pericolose” per il possibile incremento dei contagi. Come è andata a finire lo sappiamo: il “rischio calcolato male” di Draghi sulle riaperture di aprile si è rivelato essere invece corretto. E dopo gli assembramenti interisti non si sono registrati focolai nerazzurri.

A dire il vero Galli sembrava essersi “convertito” alle riaperture. In tv arrivò addirittura ad ammettere l’errore: “Quando il 26 aprile si sono aperte molte danze – disse – la situazione non faceva presagire che le cose sarebbero andate così bene e invece i conti si sono rivelati più favorevoli. C’era il 10% di probabilità che le cose andassero bene e invece, devo dire, è accaduto”. Anche stavolta andrà così? Non secondo Galli. Al posto dell’Inter c’è la Nazionale, ma la storia non cambia. Il televirologo ne è certo: “Avremo un aumento delle infezioni”. Con una postilla, però: “Sono ragionevolmente convinto che, grazie alle vaccinazioni che abbiamo già fatto, non verranno colpite persone più fragili. E che, se si infetteranno, non avranno malattie gravi. Questa è l’unica cosa che conforta. Ci sarà qualche caso disgraziato di persone che con la vaccinazione non hanno avuto risposta, e non lo possiamo ignorare”. Come rovina la festa lui, nessuno mai.

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