Politica

Italia senza soldi? Colpa dei lockdown e di mr Bonus Conte

Conte Covid © photoschmidt, loops7 e Maksim Borzdov tramite Canva.com

Oggi conviene leggere un’intervista favolosa a Roberto Perotti. Il quale sulla Stampa ci dice una cosa molto banale, semplicissima, che dovremmo forse ricordare: tra il 2020 e il 2021 abbiamo preso impegni di spesa per 400 miliardi di euro. Quindi di che stiamo parlando?

Bonus, bonus casa, bonus psicologo, bonus fatte ‘na canna, ristrutturazioni, non vai a lavorare tanto ci penso io. E chi le pagava quelle robe là? Chi ha pagato il fatto che abbiamo chiuso l’Italia per colpa di quei deficienti per due anni? Li paghiamo anche oggi.

Il problema è che nessuno ha la forza di tagliare la spesa, dice Perotti. Nessuno taglierà la spesa: “è una missione impossibile. La sanità non può essere tagliata. Le pensioni, con la crisi demografica, non possono essere ulteriormente compresse. Idem per i salari pubblici. Ci sarebbero le centinaia di agevolazioni fiscali, ma dentro c’è di tutto. In passato per creare scompiglio è bastato ipotizzare il taglio delle agevolazioni per il veterinario. Pensi al destino di Sangiuliano: lui gli aiuti a pioggia per il cinema ha tentato di tagliarli”. Pensate: quando era a Palazzo Chigi, non riuscì nemmeno a togliere le agevolazioni fiscali a Livigno.

Allora capite che se è politicamente impossibile tagliare la spesa pubblica, diventa molto possibile aumentare le tasse. Come sosteneva Maffeo Pantaleoni all’inizio del novecento: anche un cretino è capace ad aumentare. E infatti…

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