Commenti all'articolo Iva e Irpef: il governo punta alla complicazione fiscale
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22 Commenti
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Enzo
26 Luglio 2020, 13:32 13:32
Dichiarazione dei redditi a gennaio, tasse rateizzabili mensilmente da fine febbraio a fine dicembre. Con il vantaggio di pagare le tasse sul reddito effettivo e non “in formazione” .
Davide V8
25 Luglio 2020, 18:11 18:11
Sono dei folli.
Moltiplicare calcoli e versamenti, ma non si vergognano?
Vogliono prenderti per sfinimento e gestirti direttamente i conti bancari.
Mimmo
25 Luglio 2020, 14:31 14:31
Il problema vero e che mangiano come se non ci fosse un domani e noi commercianti dobbiamo sempre e cmq pagare anche se il lavoro e drasticamente diminuito…..VIVIAMO IN UNO STATO DI LADRONI SIETE SOLO DEI BUFFONI E TRA ALTRO ANKORA ASPETTO I 1200 EURO CHE DOVEVATE DARE DIRANTE IL LOOK DOWN…..BUFFONI BUFFONI BUFFONI
Nicola
25 Luglio 2020, 12:18 12:18
Ma perché no! Sine parlato anche di “x cassa” o “guadagno”. Certo oggi si paga acconto a rate ma su un risultato che non si è prodotto e come tale incerto. Se poi non si avrà si va a credito. Ebbene se a me dicessero che pagherò per cassa un pensiero lo farei. Oggi ad esempio che non ho fatturato come l’anno scorso e che x mancanza di liquidità ho dovuto chiedere prestiti per anticipare stipendi ai collaboratori che altrimenti in cassa avrebbero visto denari dopo mesi, avrei avuto le mie risorse.pertanto non vedrei uno scandalo, c’ero non mensile sarebbe un lavoraccio. Tra l’altro con fattura elettronica i conti sono possibili d’ufficio e se accompagnati da un incentivo ad accettare quelli proposti si avrebbe un risultato multiplo, specie per piccoli che magari potrebbero essere esentati dal fare delle cose.
Non griderei allo scandalo in realtà!
Guido Moriotto
25 Luglio 2020, 10:53 10:53
Siamo alle solite.
Ernesto Maria Ruffini, ritornato e rimesso dal PD nel ruolo di Direttore della Agenzia delle Entrate e Roberto Gualtieri, ministro di peso (anche fisico) dell’Economia del governo Conte si sono incontrati tra loro, si presume, perché non c’è traccia riunione del governo in materia.
Stessa parrocchia politica. Si saranno incontrati in parrocchia.
E siamo alle solite.
Invece che una proposta di carattere sistemico, di impostazione generale e stabile, concepita per rimanere, discussa, valutata, approvata se ne escono con una “pensata” buttata lì.
Si sente il bisogno di una riforma fiscale e questi se ne escono con una “cosa” di fine luglio, che non risolve nulla e che aggiunge adempimenti ad adempimenti.
Faranno così anche per “impegnare i debiti” assunti con la UE?
Pessimo segnale dalla “parrocchia”.
VM
25 Luglio 2020, 10:04 10:04
Una semplificazione pensata con i piedi. Secondo l’idea il calcolo mensile o trimestrale andrebbe fatto tenendo conto solo delle fatture pagate e incassate, lasciando le altre “sospese”. Per un certo numero di mesi ci potrà essere che le fatture pagate sono di più rispetto a quelle incassate così trovandosi a credito nei confronti dell’erario, come succede per l’iva. Ma se l’iva è una partita di giro e tocca solo la parte finanziaria, le fatture toccano la parte economica. La contabilità, specie in regime ordinario non è al solo servizio dell’erario ma è fondamentale per la gestione dell’azienda. Dare come giustificazione l’eliminazione del sistema degli acconti è mendace e criminale. A tal proposito quest’anno ancor di più si ha l’occasione per eliminare tale sistema. Molte aziende che hanno avuto calo di fatturato, pagando gli acconti si ritroverebbero a credito nel 2021, quindi sarebbe l’occasione per non far pagare acconti e rimandare tutto al saldo del 2021 dove non si faranno pagare acconti per il 2022. Per le aziende che hanno continuato, si può togliere il solo acconto di novembre, rimandando al saldo 2021 che sarà si più corposo ma non vedrà applicato acconto per il 2022. Le aziende che hanno operai già si ritrovano mensilmente a pagare i tributi sulle buste paga, avere pure la loro tassazione diventa impossibile. Se l’erario… Leggi il resto »
Dichiarazione dei redditi a gennaio, tasse rateizzabili mensilmente da fine febbraio a fine dicembre. Con il vantaggio di pagare le tasse sul reddito effettivo e non “in formazione” .
Sono dei folli.
Moltiplicare calcoli e versamenti, ma non si vergognano?
Vogliono prenderti per sfinimento e gestirti direttamente i conti bancari.
Il problema vero e che mangiano come se non ci fosse un domani e noi commercianti dobbiamo sempre e cmq pagare anche se il lavoro e drasticamente diminuito…..VIVIAMO IN UNO STATO DI LADRONI SIETE SOLO DEI BUFFONI E TRA ALTRO ANKORA ASPETTO I 1200 EURO CHE DOVEVATE DARE DIRANTE IL LOOK DOWN…..BUFFONI BUFFONI BUFFONI
Ma perché no! Sine parlato anche di “x cassa” o “guadagno”. Certo oggi si paga acconto a rate ma su un risultato che non si è prodotto e come tale incerto. Se poi non si avrà si va a credito. Ebbene se a me dicessero che pagherò per cassa un pensiero lo farei. Oggi ad esempio che non ho fatturato come l’anno scorso e che x mancanza di liquidità ho dovuto chiedere prestiti per anticipare stipendi ai collaboratori che altrimenti in cassa avrebbero visto denari dopo mesi, avrei avuto le mie risorse.pertanto non vedrei uno scandalo, c’ero non mensile sarebbe un lavoraccio. Tra l’altro con fattura elettronica i conti sono possibili d’ufficio e se accompagnati da un incentivo ad accettare quelli proposti si avrebbe un risultato multiplo, specie per piccoli che magari potrebbero essere esentati dal fare delle cose.
Non griderei allo scandalo in realtà!
Siamo alle solite.
Ernesto Maria Ruffini, ritornato e rimesso dal PD nel ruolo di Direttore della Agenzia delle Entrate e Roberto Gualtieri, ministro di peso (anche fisico) dell’Economia del governo Conte si sono incontrati tra loro, si presume, perché non c’è traccia riunione del governo in materia.
Stessa parrocchia politica. Si saranno incontrati in parrocchia.
E siamo alle solite.
Invece che una proposta di carattere sistemico, di impostazione generale e stabile, concepita per rimanere, discussa, valutata, approvata se ne escono con una “pensata” buttata lì.
Si sente il bisogno di una riforma fiscale e questi se ne escono con una “cosa” di fine luglio, che non risolve nulla e che aggiunge adempimenti ad adempimenti.
Faranno così anche per “impegnare i debiti” assunti con la UE?
Pessimo segnale dalla “parrocchia”.
Una semplificazione pensata con i piedi. Secondo l’idea il calcolo mensile o trimestrale andrebbe fatto tenendo conto solo delle fatture pagate e incassate, lasciando le altre “sospese”. Per un certo numero di mesi ci potrà essere che le fatture pagate sono di più rispetto a quelle incassate così trovandosi a credito nei confronti dell’erario, come succede per l’iva. Ma se l’iva è una partita di giro e tocca solo la parte finanziaria, le fatture toccano la parte economica. La contabilità, specie in regime ordinario non è al solo servizio dell’erario ma è fondamentale per la gestione dell’azienda. Dare come giustificazione l’eliminazione del sistema degli acconti è mendace e criminale. A tal proposito quest’anno ancor di più si ha l’occasione per eliminare tale sistema. Molte aziende che hanno avuto calo di fatturato, pagando gli acconti si ritroverebbero a credito nel 2021, quindi sarebbe l’occasione per non far pagare acconti e rimandare tutto al saldo del 2021 dove non si faranno pagare acconti per il 2022. Per le aziende che hanno continuato, si può togliere il solo acconto di novembre, rimandando al saldo 2021 che sarà si più corposo ma non vedrà applicato acconto per il 2022. Le aziende che hanno operai già si ritrovano mensilmente a pagare i tributi sulle buste paga, avere pure la loro tassazione diventa impossibile. Se l’erario… Leggi il resto »