Cultura, tv e spettacoli

Censura woke

J.K. Rowling, colei che non deve essere nominata: il suo museo la depenna

L’autrice di Harry Potter vittima di boicottaggio per le sue opinioni considerate transfobiche dalle vestali dell’ideologia woke

J.k. Rowling © 1001gece e PublicCo tramite Canva.com

Uno dei tratti tipici della mafia è la sua ferocia demenziale implacabile e la mafia woke, che non è solo mafia del pensiero, non lascia pace alla mamma del maghetto Harry Potter, la JK Rowling cui hanno cercato di bruciare la casa e di fargliela saltare, con lei dentro, possibilmente. Adesso un museo dedicato ai suoi personaggi la boicotta nel modo infantile degli immaturi e gli squilibrati, tenendo le opere ma censurando l’autrice, la quale commenta: “Ho tante di quelle minacce da tappezzarci casa”. Una casa molto grande, una casa da vip. La sua colpa, notoriamente, è di aver detto che se una nasce donna è una donna, e anche che un uomo non può avere le mestruazioni: l’hanno condannata a morte, le hanno detto: finirai peggio di Salman Rushdie.

La polemica su JK Rowling

Siamo dalle parti della follia, che oggi piace chiamare percezione: sesso, clima, morbo, tutto percepito e tutto bugiardo a prezzo di conseguenze incalcolabili. Ma afferma un curatore del museo di Seattle: “Questa certa persona è un po’ troppo esplicita con le sue opinioni super odiose e divisive per essere ignorate… I suoi punti di vista transfobici sono in primo piano in questi giorni, ma non possiamo dimenticare tutti gli altri modi in cui è problematica”.

La vittoria del Woke

Lei, problematica? Qui siamo all’aborto della psiche. Il frasario è da Barbie, la logica da transavanguardia e invece, a sapercela trovare, una ragione c’è e sta come sempre nel soldo, per quanto ammantata di democrazia e tutela delle percezioni: “I giovani fan della serie sono stati feriti dalle opinioni della Rowling sulle questioni transgender”. Per non giocarsi il pubblico adolescenziale, che è il più numeroso, il MoPop di Seattle lapida l’autrice, la dà in pasto alla peggiore intolleranza woke, però non rinuncia a incassare sulla sua inventiva. La logica non binaria per salvare le capre degli affari coi cavoli dell’ideologia è la seguente: “Le donne trans sono donne, gli uomini trans sono uomini”. E a tanto basta l’auto convinzione, sorretta se occorre dall’auto certificazione. Giudichi chi legge se possa reggersi su simili basi, se un simile vaneggiate da ubriachi possa tenere insieme una società evoluta o anche tribale. Ma stiamo velocemente regredendo dalla evoluzione al tribalismo.

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Quelli che tengono Rowling in fama di violenta e intollerante la definiscono come segue: vergogna grassa, responsabile di mancanza di rappresentazione LGBTQIA + e di stereotipi razziali, “un problema”. Ancora una volta il frasario suggerisce assonanze con l’ossessione nazista per i diversi, un problema risolto con la negazione dell’identità, con la estinzione della specie, un problema rimosso. In nome dell’inclusione e del rispetto. Ma non è quanto anche da noi predicano le vestali del clima, del vaccino, della pandemia perenne, del controllo infinito?

Il futuro della mamma di Harry Potter

A questo punto andrebbe chiesto conto ai truci sacerdoti della falsa coscienza, impancatisi a coscienze globali, del ripensamento in corso in America dove cominciano a fare i conti con la dittatura conformista che ha indotto migliaia di ragazzini a tagliarsi, amputarsi, stravolgersi per via ormonale: ieri confusi, oggi pentiti, ma definitivamente rovinati. Ma che potrebbero rispondere questi santoni della nuova religione gender? Siamo o non siamo nel tempo in cui il film di maggiore incasso, e colossale incasso, parla di una bambola, con tutto l’oltranzismo neoconformista del caso? Per dire che dove non c’è logica è inutile confrontarsi sulla logica; che spetta a ciascuno reagire non cedendo al ricatto del conformismo, alle pressioni della rappresaglia, alla svendita del rispetto di sé. Anche questa vacanza della regione passerà: un giorno, quando il mercato lo giudicherà maturo, cioè quando la astrazione percettiva non tirerà più, si tornerà a dire che un cavallo non è una cavalletta; allora potrà andare a testa alta solo chi non si è consegnato alla paura e alla viltà. Nel frattempo tocca tenere duro senza concedere niente a chi vuol farti fuori e se gli concedi il minimo spiraglio lo usa per mangiarti l’anima.

Max del Papa, 9 agosto 2023