Il risultato più sorprendente della giornata numero 24 della Serie A si è materializzato nel posticipo andato in scena allo Stadium, dove la Juventus è stata battuta a domicilio per 1-0 dall’Udinese, grazie al gol del difensore argentino Giannetti (che ironia della sorte di nome fa Lautaro come l’attaccante nerazzurro), alla sua prima rete in Italia.
E pensare che il match casalingo contro i friulani – pienamente invischiati nella lotta salvezza – sembrava una ghiotta occasione per ripartire dopo la sconfitta nel derby d’Italia; peraltro questo turno appariva sulla carta favorevole per i bianconeri con l’Inter capolista attesa da una difficile trasferta all’Olimpico con la Roma ed il Milan terzo che ospitava il Napoli alla Scala del Calcio.
L’inatteso rovescio interno maturato allo Stadium, abbinato ai successi di nerazzurri e rossoneri, mette con ogni probabilità la parola fine al sogno scudetto juventino con i bianconeri che a questo punto iniziano a vedere negli specchietti retrovisori la sagoma ingombrante di un Milan in rimonta.
Con l’Inter a +7 e con una partita da recuperare (virtualmente a +10 in caso di vittoria a San Siro con l’Atalanta nel recupero di fine febbraio) per il titolo si fa veramente durissima. Colpisce che la Juventus si sia letteralmente inceppata sul più bello, proprio quando le sue quotazioni in chiave scudetto sembravano in ascesa.
Mentre l’Inter era impegnata in Supercoppa Italiana (trofeo poi alzato al cielo dell’Arabia Saudita) i bianconeri espugnavano con un rotondo 3-0 il Via del Mare di Lecce, conquistando temporaneamente il primo posto in classifica in solitaria (seppure con una partita in più rispetto ai nerazzurri).
Paradossalmente, questo “virtuale” sorpasso in vetta, anziché generare un contraccolpo psicologico nella Beneamata, è sembrato indigesto proprio per la Vecchia Signora che da quel momento ha completamente perso il proprio smalto e la propria pragmaticità.
Un problema di “vertigini”? Mancanza di personalità? Crollo mentale? O più semplicemente sono improvvisamente venuti a galla quei limiti che finora Allegri era riuscito sapientemente a nascondere?
Probabilmente un mix di tutti questi fattori anche se va detto che per continuare a reggere il ritmo infernale imposto da questa Inter serviva rasentare la perfezione, e la Juve, prima di smarrirsi nelle ultime settimane, stava quasi riuscendo in questa impresa.
Troppo poco il punto racimolato (sui 9 disponibili) negli ultimi 3 match disputati; e se in fin dei conti la sconfitta nello scontro diretto con l’Inter poteva starci, deleteri per le ambizioni della Juventus sono risultati il pareggio interno con l’Empoli (1-1) ed il rovescio casalingo con l’Udinese.
Per restare in gioco per lo scudetto fino all’ultimo, l’imperativo per i bianconeri era quello di rimanere agganciati all’Inter e mettere pressione ai nerazzurri, con l’obiettivo di capitalizzare al meglio eventuali passi falsi dei nerazzurri, soprattutto in vista della ripresa del percorso in Champions e delle incognite – anche in termini di punti persi in campionato – che questo tradizionalmente comporta.
In tale ottica è ancora più grave quindi che il black out in casa Juve sia sopraggiunto proprio nella fase in cui l’Inter è attesa da un vero tour de force che culminerà con la doppia sfida di Champions agli ottavi con l’Atletico Madrid del Cholo Simeone.
Indirettamente la Vecchia Signora ha fatto un favore a Simone Inzaghi che potrà così affrontare il doppio impegno con maggiore serenità, con la consapevolezza di potersi giocare la Champions al 100% delle proprie potenzialità senza dover fare troppi calcoli per evitare che la campagna europea possa influenzare negativamente il percorso di avvicinamento alla seconda stella.
Con l’Inter che si allontana, i bianconeri sono ormai nel mirino del Milan di Pioli che grazie a 4 vittorie nelle ultime 5 partite ha sostanzialmente azzerato il gap dalla Juve raggiungendo quota 52 punti, a -1 dalla Vecchia Signora.
Ormai accantonato il duello scudetto con l’Inter, prende sempre più corpo lo scenario di una sfida a due tra bianconeri e rossoneri in chiave secondo posto; blindato il piazzamento tra le prime 4 (e di conseguenza la partecipazione alla prossima Champions League) ora il nuovo obiettivo stagionale della Vecchia Signora diventa la conquista della Coppa Italia (previsto ad aprile il doppio confronto con la Lazio in semifinale).
Ed in casa Juventus, al culmine di un’annata comunque da ricordare che ha sancito il ritorno dei bianconeri ai vertici del calcio italiano dopo anni a dir poco difficili, quale occasione migliore per alzare al cielo un trofeo che manca dalla stagione 2020-2021 (in panchina c’era Pirlo e in rosa un certo CR7) evitando di chiudere la stagione con “zeru tituli”?
Enrico Paci, 14 febbraio 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).