Ma allora perché insistere in questa assurda coazione a ripetere, una battaglia di altri tempi e per di più in un momento in cui ben altri sono i problemi veri del nostro martoriato Paese? Credo che si tratti di una tipica “sovrastruttura” ideologica o una “derivazione” paretiana, cioè il tentativo di dare un significato “nobile” a quello che è un desiderio di identità e riconoscimento “umano, troppo umano”: marcare il terreno con gesti e atti che servono a riconoscerti coi tuoi simili e che oggi soprattutto, che ti sei istituzionalizzato e sei diventato parte del sistema, ti servono per giustificarti davanti alla tua coscienza e autoconvincerti che poi non sei cambiato così tanto e sei sempre il “ribelle” della tua giovinezza.
Corrado Ocone, 12 luglio 2020