Esteri

La “borsetta della resilienza”. É ufficiale: se l’Ue entra in guerra, siamo morti

Il commissario europeo alla Gestione delle crisi, Hadja Lahbib, gioca sul contenuto del kit di sopravvivenza. Ma c’è poco da ridere

borsa della resilienza
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Hadja Lahbib, commissaria europea per la Gestione delle Crisi, ha pubblicato un video ieri sul suo profilo X. Con tono ironico, ha mostrato il contenuto della sua “borsa della resilienza”. Il video inizia con la frase: “Cosa c’è nella mia borsa? Edizione sopravvivenza”. Tra gli oggetti essenziali ci sono acqua, torcia, medicinali, documenti d’identità e fiammiferi. “Sii preparato, sii al sicuro”, ha concluso Lahbib.

Cosa contiene il kit

Nel kit ci sono una decina di oggetti ritenuti indispensabili per resistere 72 ore in autonomia. Oltre a quelli già citati, la commissaria ha incluso un coltellino svizzero, un accendino, un power bank e occhiali da vista. Ha anche aggiunto dei contanti: “Nel mezzo di una crisi il cash è sovrano e la tua carta di credito può essere solo un pezzo di plastica”. Non mancano nemmeno carte da gioco, “un po’ di distrazione non fa male a nessuno”, e una radio.

La strategia Ue per la preparazione alle crisi

Il video fa parte di una campagna più ampia lanciata dalla Commissione europea. L’obiettivo è incoraggiare i cittadini a prepararsi per emergenze come guerre, disastri naturali o attacchi informatici. La strategia prevede 30 azioni, tra cui la creazione di un hub per coordinare le risposte alle crisi. “Le attuali minacce che l’Europa si trova ad affrontare sono più complesse che mai”, ha detto Lahbib.

Le reazioni al video

Alcuni hanno criticato il tono scherzoso del video, considerato fuori luogo in un momento di tensioni geopolitiche. Il Movimento 5 Stelle ha definito il post “ridicolo”. Altri invece hanno apprezzato l’approccio diretto e semplice per sensibilizzare su un tema importante. Lahbib ha difeso l’iniziativa: “Vogliamo evitare il panico visto durante la pandemia”.

I consigli pratici per i cittadini

Oltre al kit, la Commissione suggerisce di avere scorte di cibo non deperibile e farmaci di base. Raccomanda anche di tenere i documenti in una busta impermeabile, “un must nella piovosa Bruxelles”, ha scherzato Lahbib. L’idea è ispirata ai modelli di paesi come Svezia e Finlandia, dove la preparazione alle emergenze è già parte della cultura nazionale.

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