Ma dal momento che per Galli e tanti altri suoi colleghi del terrore diffuso il contagio è sempre sinonimo di malattia grave, quando gli stessi numeri a lui sconosciuti continuano a raccontare tutta un’altra storia, soprattutto nei riguardi proprio di bambini e adolescenti, più il virus circola e più egli avrà l’occasione per terrorizzare le famiglie italiane. In tal senso, Mario Segni, anch’egli ospite della Palombelli, ha tenuto a sottolineare che “è sempre meglio essere un po’ più allarmisti degli altri, della media, così ci si cura di più, eccetera…”. Ed è probabilmente per questo motivo che stiamo brillantemente riuscendo nell’impresa di trasformare l’Italia in un immenso laboratorio di paranoia collettiva a cielo aperto.
Claudio Romiti