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La bugia ecologista di Draghi - Seconda parte

E ancora: stando ai dati, il numero di morti legati ad eventi meteorologici estremi non solo non è aumentato ma si è addirittura ridotto. Si può vedere chiaramente qui sotto.

 

 

Infine Ramella si concentra sulla superficie boschiva interessata da incendi che presenta un trend in diminuzione dal 2003 al 2020 e sui danni economici causati da eventi meteorologici che pesano sul Pil per lo 0,16%, un dato che non è cresciuto negli ultimi 30 anni. Grafico 4 e 5.

 

 

 

 

Insomma, a giudicare da questi numeri sembra proprio che il premier Draghi sia fuori strada e che la narrazione ecologista con cui veniamo bombardati giorno dopo giorno sia un tantino ingiustificata. Il problema esisterà anche ma – come tiene a precisare Ramella – “non è quello che viene normalmente raccontato”. La domanda però è sempre la stessa: a chi giova tutto questo catastrofismo?

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