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La bugia per prorogare lo stato d’emergenza - Seconda parte

Draghi si è spinto ad affermare che “l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente: non ti vaccini, ti ammali, muori, oppure fai morire; non ti vaccini, ti ammali, contagi, lui lei muore, questo è”. Un’affermazione falsa, priva di qualsiasi riscontro scientifico, giuridicamente si tratta di “un falso ideologico”, un reato previsto all’art.  479 del codice penale.   Una frase detta per colpire politicamente Matteo Salvini, che da sempre invoca la libertà di scelta, pur essendosi personalmente vaccinato.

La questione non è novax o provax, ma è una questione di libertà. E prolungare lo stato di emergenza sulla base di un “falso ideologico” non ci sembra il massimo della correttezza istituzionale. Draghi è sicuro di sé, ma sta tirando troppo la corda, e questa volta il decreto non passerà dal Parlamento senza subire modifiche.

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