Vi proponiamo una breve carrellata del meglio del peggio di Domenico Arcuri, Der Kommissar, l’uomo-pasticcio di cui finalmente Mario Draghi ci ha liberato. A rivedere queste scene, sembra incredibile che siamo stati nelle mani di un personaggio simile: dagli auto elogi in conferenza stampa, a quando si vantava di aver predisposto sempre gare pubbliche europee (come no, tipo quella vinta da Benotti e Solis…), a quando assicurava che i banchi a rotelle sarebbero arrivati l’8 settembre, alle minacce di querelare i giornalisti. Infine, la chicca: ospite di La 7, confessava di dormire “molto poco” da quand’era diventato commissario.
Ecco: sapesse noi, che sonni tranquilli abbiamo fatto, sapendo di essere in balia dei suoi svarioni. Sonni tranquilli li hanno avuti molti colleghi giornalisti che ad Arcuri lo hanno trattato come un Re. Vi ricordate la copertina del Venerdì con il succoso elogio di Francesco Merlo? Arcuri Re, titolavano. Oggi è caduto e c’è da scommetterci che i suoi lodatori saranno i primi a cambiare repentinamente opinione.
Nicola Porro, 1° marzo 2021