Commenti all'articolo La cancel culture riscrive pure Agatha Christie

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Giovanni Z.
Giovanni Z.
30 Marzo 2023, 11:40 11:40

Purtroppo, da quello che ho potuto leggere sulle norme internazionali del diritto d’autore, anche se questi fosse ancora vivente, avrebbe molte difficoltà ad opporsi a queste modifiche. Figuriamoci poi quando ci sono in vita solo parenti, che pur ereditando i diritti legali patrimoniali di diffusione, nulla possono in materia di protezione dell’originale e neanche possono contestare una cattiva traduzione in altra lingua. Conviene affrettarsi ad acquistare queste opere prima dello scempio (io ho già sei edizioni di 1984 al sicuro nella mia libreria).

Gianni S.
Gianni S.
30 Marzo 2023, 11:28 11:28

“potenzialmente” chi lo decide il debosciato di turno? ma che vadano a cagare sopra un cespuglio di ortiche

Fabio
Fabio
30 Marzo 2023, 10:04 10:04

Propongo di lanciare il movimento Cancel ‘cancel culture’.
E successivamente il Cancel ‘Dem’ all over the world.

Emiliano
Emiliano
30 Marzo 2023, 7:59 7:59

Ma questi sono completamente fuori di testa, rinnegare una cultura solo perché certi termini o espressioni potrebbero offendere una sensibilità distorta (che io, tra l’altro continuo ad usare e me ne frego perché è la mia lingua e non credo di offendere nessuno e se qualcuno si offende sono ca..i suoi) è qualcosa di immondo. Sono frastornato.

la-gazza
la-gazza
30 Marzo 2023, 7:35 7:35

conferma: il mondo anglosassone non sta per niente bene… e noi dovremmo prendere esempio da loro?

Sandra Guarniera
Sandra Guarniera
29 Marzo 2023, 17:54 17:54

Questa comportamento é assurdo non può essere modificata un’opera d’arte, un lavoro letterario apprezzati fino ad ora in quanto tali. Cambiarli significa renderli un’altra cosa. Mi é stato insegnato alle scuole medie il valore storiografico di un testo, di un’espressione artistica che vanno compresi ed approfonditi alla luce del loro contesto storico, sociale, culturale, contesto che li ha prodotti così come vengono discussi, ammirati, letti. Che senso ha quindi modificarli se non quello di perderli e di smarrire il loro significato e la loro bellezza. Sará l’arte attuale ad esprimersi dando voce alle nuove concezioni.