La Chiesa che si ribella alla svolta gay del Papa

La “Fiducia supplicans” sulle coppie omosessuali scatena dure reazioni. Diversi Paesi si rifiutano di applicarla. I vescovi del Camerun: “Vietato benedire coppie omo”

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Dall’apertura agli omosessuali e ai trans come padrini e testimoni di nozze alla comunione anche alle madrei single, Papa Francesco ha fatto ingoiare ostie amare a tanti credenti. L’ultima svolta firmata da Bergoglio riguarda il via libera alla benedizione in chiesa di coppie di fatto e gay. Di fronte alla richiesta di due persone di essere benedette, anche se la loro condizione di coppia era “irregolare”, sarà possibile per il ministro ordinato acconsentire. Naturalmente non si tratta di matrimonio, ha precisato il Vaticano. Ma è impossibile non evidenziare che ancora una volta il pontefice argentino rischia di rivoluzionare la teologia morale cattolica.

Il chiarimento arrivato con il comunicato del dicastero per la Dottrina della Fede contenente la dichiarazione “Fiducia supplicans” sul senso pastorale delle benedizioni non è passato nel silenzio. Anzi. Per molti fedeli si tratta semplicemente dell’ennesimo atto di Bergoglio di seguire la moda corrente e dare il contentino alla galassia Lgbt – sempre più influente in Occidente – mentre vari episcopati non hanno nascosto l’assoluta contrarietà. Per Bergoglio l’obiettivo di queste benedizioni è “aprire la propria vita a Dio, chiedere il suo aiuto per vivere meglio e invocare lo Spirito Santo affinché i valori del Vangelo possano essere vissuti con maggiore fedeltà”, ma c’era un motivo se tutti i suoi predecessori avevano chiuso la porta a qualsivoglia pretesa arcobaleno.

L’insegnamento della Chiesa è sempre stato lo stesso, la famiglia è l’unione indissolubile di un uomo e di una donna fondata sul matrimonio e aperta alla vita. Cambiamenti improvvisi di direzione rischiano solo di sconvolgere le anime dei credenti, senza dimenticare le possibili ripercussioni future: il prossimo passo sarà la giustificazione dell’utero in affitto? Discorsi fatti dai credenti e circolati velocemente in rete, ma non solo. Come anticipato, molti episcopati hanno preso posizione, stigmatizzando senza mezzi termini la disponibilità del Papa. Reazioni e pronunciamenti ufficiali che tracciano un solco all’interno della Chiesa: dal biasimo della Chiesa ungherese, polacca e ucraina al durissimo j’accuse di monsignor Martin Anwel, vescovo di Karonga in Malawi. “Sono dispiaciuto dal profondo del cuore e scandalizzato per questa Dichiarazione. So che molti di voi sono scioccati da questo documento controverso, pubblicato proprio nel periodo di Natale, un tempo di celebrazioni e gioia”, uno dei passaggi diventati virali.

“Fedeli al costante insegnamento della tradizione ecclesiale che dichiara gli atti di omosessualità intrinsecamente disordinati e contrari alla legge naturale (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2357), noi, i vescovi del Camerun, ribadiscono la nostra disapprovazione per l’omosessualità e le unioni omosessuali. Di conseguenza, vietiamo formalmente tutte le benedizioni delle “coppie omosessuali” nella Chiesa del Camerun”, il comunicato diramato dalla Conferenza episcopale nazionale del Camerun. Sulla stessa lunghezza d’onda la Conferenza episcopale cattolica della Nigeria: “Non c’è quindi alcuna possibilità nella Chiesa di benedire le unioni e le attività tra persone dello stesso sesso. Ciò andrebbe contro la legge di Dio, gli insegnamenti della Chiesa, le leggi della nostra nazione e la sensibilità culturale del nostro popolo”.

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La tensione in Vaticano è palpabile, impossibile affermare il contrario. Significativo in questo scenario il breve faccia a faccia tra Papa Francesco e il cardinale Raymond Leo Burke. Un incontro che arriva dopo le indiscrezioni secondo le quali il pontefice argentino avrebbe tolto al cardinale dell’ala dei tradizionalisti lo stipendio a l’appartamento a due passi dal colonnato di San Pietro. Burke rappresenta il punto di riferimento dei critici nei confronti del pontificato di Bergoglio, avendo espresso i suoi “dubia” su diversi provvedimenti di Francesco. Il via libera alla benedizione alle coppie gay non fa che aumentare le distanze tra la linea papale e la fazione conservatrice, e rischia di compromettere il rapporto con la fede di molti cattolici.

Massimo Balsamo, 30 dicembre 2023

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