Molte cose non funzionano nelle nostre caotiche e scombiccherate democrazie, certo: eppure, qui, è ben difficile che i governi possano pensare di sottrarsi a qualunque controllo democratico, a qualsiasi verifica. Lì, invece, è ancora la regola: e a quella regola tutto può essere sacrificato, dalle libertà politiche a quelle religiose, fino alla vita di chiunque dissenta. E se per un regime è così scontato schiacciare le vite, i diritti e le libertà dei propri connazionali, non è difficile immaginare che opinione quello stesso regime abbia delle vite, dei diritti e delle libertà dei cittadini di ogni altro stato del mondo.
Ogni discussione sulla Cina e sulle sfide geopolitiche a cui siamo chiamati che prescinda da questa radicale diversità è un inganno, un errore destinato a produrre prima illusioni e poi tragiche disillusioni. Sarà bene che questo dibattito cominci.
Daniele Capezzone, 9 novembre 2020