Oggi è uno di quei giorni dove c’è divertirsi perché il grande giornalismo italiano ha dato il meglio di sé con i suoi esponenti di punta vale a dire Polito, sulle pagine del Corriere della Sera, e Concita di Gregorio, su quelle di Repubblica. Anche se con toni diversi, le linee dei due giornali non sono così diverse: quelli del Corriere, con le loro cravattine, vogliono dare l’idea di essere sussiegosi, ma alla fine dei conti sono quelli che vogliono stare anche loro a St. Moritz.
Leggete cosa dice Polito: “L’Italia ha vietato l’intelligenza artificiale, un parlamentare ha chiesto le multe per le parole in inglese e il presidente del senato ha contestato il valore di un’azione partigiana”. Mette insieme queste tre cose per dire che il “governo è lontano dalla realtà”. Il governo potrà anche essere lontano dalla realtà, ma sicuramente Polito è lontano dalla verità! Toc toc! Polito, ti spiego una cosa: è stato il garante della privacy a vietare ChatGPT, non il governo.
Tra l’altro, chi segue la Zuppa di Porro sa bene come ieri ne abbia dette di tutti i colori del Garante della privacy, nonostante abbia colto il paradosso di come io per il mio sito debba fare milioni di scartoffie, mentre sembra che i signori di OpenAI se ne siano fregati fino ad adesso. Ma lasciamo perdere questa storia.
Il punto fondamentale è che Polito, riconducendo il blocco di questa intelligenza artificiale al governo italiano, dimostra la sua totale lontananza dalla verità. Non è il governo aver bloccato l’intelligenza artificiale e nemmeno ad aver nominato il garante della privacy che è stato infatti eletto dal Parlamento nel 2020. Come se non bastasse, nel 2020 il centrodestra non aveva di certo la maggioranza in parlamento.
Mettendo insieme le cose, capite bene che il ragionamento di Polito è paragonabile a “Piove, governo ladro!”. Solo che Polito non dice “piove, governo ladro”, ma dice che se il Garante della privacy, nominato da un altro Parlamento, blocca l’intelligenza artificiale allora la colpa è del governo.
Poi riprende la questione di quel parlamentare che non vuole usare le parole in inglese. Polito forse pensa di aver scoperto l’America, ma così come ci sono milioni di cretini a sinistra che fanno proposte di legge del cavolo, a volte capita la stessa cosa a destra. Il punto è: questa proposta la sta facendo il governo? No!
L’ultima cosa che ha messo in fila Polito è il fatto che il Presidente del Senato abbia contestato il valore dell’azione partigiana. Perché, non si può contestare il valore di un’azione partigiana? O meglio, farlo implica essere lontani dalle realtà? Forse ha ragione Polito. Meglio fare come la sinistra che ci parla dei diritti omogenitoriali e del problema fascismo perché è questa è la grande realtà, giusto?
Ragazzi, siamo pazzi! Qualcuno questa mattina mi ha chiesto perché non invito Polito a Quarta Repubblica. La verità è che Polito non verrebbe mai nelle mie trasmissioni perché noi gli facciamo schifo proprio perché siamo “lontani dalla verità” di cui lui, invece, si crede portatore.
Nicola Porro, 2 aprile 2023