Zanzara tigre

La clausola antifascista? Mi va il sangue al cervello

L’editoriale di Giuseppe Cruciani: dalla dichiarazione di antifascismo alla proposta di Borghi contro la bandiera Ue

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Nell’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la decisione del consiglio comunale di Verona sulla clausola antifascista, la campagna pubblicitaria contro la violenza sugli uomini e la proposta di legge del senatore Borghi.

“Allora ragazzi, voi pensate che ci siano in Italia gravi e importanti problemi. Ecco, quello che è accaduto nei giorni scorsi alla città di Verona è la fotografia di cosa si occupano spesso i politici in Italia. Il consiglio comunale, a maggioranza di sinistra, col Partito democratico che la fa da padrone a Verona con il sindaco, che cosa ha deciso? Ha deciso di istituire, di approvare, sostanzialmente, la clausola antifascista. Sapete che questa cosa mi fa andare il sangue al cervello, il sangue al cervello, sostanzialmente per ottenere spazi, patrocini, contributi dal Comune, eccetera, soprattutto spazi, sale, eccetera… Bisogna fare una dichiarazione di antifascismo, una dichiarazione di antifascismo che è una roba fascistissima. Io quello che penso sono ca**** miei, non te lo devo dire a te Comune, Stato, eccetera. Siete ridicoli, siete patetici e ridicoli. Il fascismo è morto 80 anni fa.” Ha dichiarato il conduttore di Radio24.

Cruciani ha poi commentato le recenti iniziative di un’associazione di Napoli: “Leggo che un’associazione a Napoli ha fatto degli enormi cartelli in cui si scrive «ma la violenza ha sempre lo stesso sesso? Contro la violenza sugli uomini, contatta un numero…». Le femministe si sono avvelenate. «La violenza maggiore è quella degli uomini nei confronti delle donne» dicono. E chi se ne frega? Perché, non ci sono i maschi vittime di abusi? Non ci sono? Non si può fare un cartello? Non si può fare una campagna pubblicitaria perché altrimenti vi scaldate come se fosse una cosa criminogena? Come se qualcuno non prendesse in considerazione la violenza degli uomini sulle donne? Mamma mia ragazzi, che politicamente corretto che c’è in giro.”

Infine, ha preso in considerazione la proposta di legge di Claudio Borghi, senatore della Lega e candidato alle elezioni europee: “Terza cosa, caro David. Una persona che conosciamo molto bene che si chiama Borghi, Claudio Borghi, della Lega, propone un disegno di legge per l’abrogazione dell’imposizione della bandiera europea fuori e dentro gli uffici pubblici. Non deve più esserci l’obbligo di esporre la bandiera dell’Europa fuori e dentro. Avanti tutta Borghi, avanti tutta. In altri paesi c’è solo la bandiera nazionale che spicca, che vola, che garrisce… A parte che quella bandiera europea a me fa orrore. Lo posso dire? Mi fa orrore. Nessun italiano si riconosce in quella bandiera, a limite si riconosce nella bandiera italiana.”

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