Non si possono giustificare pratiche illiberali nemmeno per correggere idee illiberali; né essere intolleranti per affermare la tolleranza. Non si può, in poche parole, affermare cosa sia bene prima di stabilirlo, di volta in volta, in modo parziale e imperfetto come è proprio delle cose umane, in un libero e democratico confronto di idee e opinioni contrastanti.
Il problema è grave perché soprattutto di mentalità: proporre certificazioni di identità e di buona condotta, patentini, autorizzazioni statali e parastatali, presuppone una mentalità regolatrice che non sopporta il diverso e il non conforme. Fa cioè proprio l’opposto di quel che vorrebbe o dice di voler fare. A trenta anni dalla caduta del Muro, il muro dell’intolleranza rischiamo di ritrovarcelo in casa. Agiamo in qualche prima che tutto sembri a tutti pacifico e normale!
Corrado Ocone, 1° novembre 2019